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Robotica e sicurezza, i vantaggi degli investimenti nei pure player

I robot stanno conquistando settori sempre più ampi della quotidianità. Scegliere le società più solide e innovative, anche nell’ambito della sicurezza, può fare la differenza.

9 Giugno 2017 10:20
financialounge -  Credit Suisse demografia Filippo Rima hacker Internet of Things produttività robotica sicurezza
financialounge -  Credit Suisse demografia Filippo Rima hacker Internet of Things produttività robotica sicurezza

“Non vedo limiti alle capacità delle macchine. Immagino un’epoca in cui saremo per i robot ciò che i cani sono per gli uomini”. Nel 1987 il matematico Claude Elwood Shannon dipingeva così un futuro che, per quanto inquietante, in qualche modo sembra prendere forma. Prima di scodinzolare di fronte a un robot, però, c’è tempo per investire e portare a casa rendimenti dal settore della robotica, al centro di un cambiamento che sta acquistando sempre più i connotati di una vera e propria rivoluzione.

Una soluzione per investire in questo ambito è rappresentata dal Global Robotics Equity Fund di Credit Suisse, di cui ha parlato – insieme al [tooltip-fondi codice_isin="LU0909472069"]Global Security Equity Fund[/tooltip-fondi] – l’Head of Equity di Credit Suisse Asset Management Filippo Rima in un incontro dedicato. I due fondi tematici hanno alcuni punti in comune. Entrambi sono domiciliati in Lussemburgo, guardano a società quotate esposte su un tema specifico indipendentemente dall’area geografica e investono esclusivamente in pure player, ovvero aziende il cui fatturato è almeno per il 50% nel settore di interesse.

Il fondo più giovane, lanciato a giugno del 2016, è il Global Robotics Equity. “I robot stanno entrando in settori impensabili solo fino a pochi anni fa” ha esordito Filippo Rima illustrando le specificità del fondo. E basta guardare i dati sulla produttività per comprendere la pervasività, presente ma soprattutto futura, dei robot. In Germania (fonte Financial Times, 2016) il costo della manodopera è di circa 40 euro per ora, in Cina è poco al di sotto dei 10 euro. Un’ora di lavoro di un robot, a livello globale, costa invece circa 6 euro e, a differenza del lavoro umano che tende a diventare più caro, col passare degli anni il costo sta diminuendo. Ciò è dovuto anche all’abbassamento dei costi per i componenti, oltre ovviamente alla resa maggiore di macchine con potenze di calcolo sempre più elevate che, anche in industrie meno automatizzate come quella cinese, tenderanno ad invadere il mercato.

Ma il vero boom dei robot potrebbe arrivare nel settore non industriale grazie, ad esempio, ai progressi in campi come i veicoli autonomi e l’internet delle cose, sintetizzato nel classico esempio del frigo intelligente che fa la spesa da solo. Il Global Robotics Equity Fund, focalizzato sui sottotemi produttività, qualità della vita e attività pericolose, investe in 30-60 titoli scelti tra i 270 dell’universo della robotica, con preferenza per small e mid cap. Attualmente il fondo, che non investe nel settore delle armi intelligenti, ha un orizzonte di lungo termine (7-10 anni) e un’allocazione negli USA per poco più del 50%.

Lanciato circa 10 anni fa, il Global Security Equity Fund di Credit Suisse investe in un settore, quello della sicurezza, che in questo lasso di tempo ha vissuto profondi cambiamenti. I driver principali di investimento sono dettati da aumento della popolazione, digitalizzazione della società, protezione delle infrastrutture (dighe, strade, etc.) e maggiore rigidità normativa di enti e governi.

Oggi, quando si parla di sicurezza, il pensiero va immediatamente al tema dell’hacking e della protezione informatica. La protezione dei sistemi informatici delle auto, per esempio, è un argomento di primo piano, ma non l’unico. Il fondo, infatti, investe in azioni di società che si occupano di prevenzione della criminalità, sicurezza dei trasporti, tutela della salute e sicurezza ambientale. Tra le società che hanno un peso maggiore nel fondo figura, per esempio, Wirecard, azienda tedesca che si occupa di sistemi finanziari e tecnologie per i pagamenti on line. Oppure Thermo Fisher Scientific, specializzata nei sistemi di sicurezza negli aeroporti. “Il punto – ha spiegato Rima – è offrire agli investitori la possibilità di scegliere aziende leader nei settori di competenza ma poco note al pubblico”.
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