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Davide Marchesin

Banche, ci sono i presupposti per una solida performance

La graduale tendenza al rialzo dei tassi di interesse favorirà i margini delle banche le cui valutazioni sono ora attraenti soprattutto in Europa e mercati emergenti.

11 Aprile 2017 09:33
financialounge -  Davide Marchesin Europa GAM mercati emergenti mercato del credito settore bancario USA

“Riteniamo che la fase di tassi di interesse in calo tenda a concludersi per poi vedere alcuni rialzi nei prossimi anni. Uno scenario che aumenterebbe il margine di interesse delle banche e, di conseguenza, i loro ricavi. Un settore che, peraltro, vanta pure bilanci più solidi e una qualità del credito in miglioramento” commenta Davide Marchesin, Gestore del team azionario non direzionale di GAM, secondo il quale esistono i presupposti per una solida performance del settore bancario: il manager, al contrario, intravede venti contrari sull’industria assicurativa.

L’aumento dell’inflazione spinge infatti al rialzo l’ammontare dei risarcimenti medi e, a cascata, comprime la profittabilità del settore. Ma c’è di più. In parallelo a questa riduzione dei margini, il settore rischia di pagare una eventuale disaffezione da parte degli investitori che negli ultimi anni si sono affollati sui titoli assicurativi e che ora potrebbero defluire in caso di deterioramento delle prospettive di profittabilità del settore.

Ritornando al settore bancario, se negli Stati Uniti gli istituti di credito (soprattutto quelli regionali) sono ora molto cari, in Europa le banche sono scambiate in borsa a valutazioni ancora molto attraenti, sia in termini relativi che in termini assoluti.

“La media delle banche dell’area euro tratta al di sotto del proprio patrimonio netto mentre le banche regionali Statunitensi in media trattano sopra le due volte il loro patrimonio netto” specifica Davide Marchesin, che, peraltro, segnala il ritorno positivo dell’impulso del credito che, insieme ad un euro debole, rappresenta un fattore di supporto per le banche europee.

Nel resto del mondo, infine, Davide Marchesin ritiene che ci sia ancora valore nei mercati emergenti, grazie alle loro valutazioni attraenti, mentre preferisce essere cauto sulla Cina e su Hong Kong.
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