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Debito emergente, perché essere moderatamente costruttivi

Il debito emergente, sia sovrano che societario, mostra buoni rendimenti e fondamentali in miglioramento ma soffre al momento l’incognita ‘protezionismo’ di Trump.

16 Febbraio 2017 09:40
financialounge -  brasile debito Francesc Balcells mercati emergenti mercati obbligazionari PIMCO

È necessario analizzare come il rischio ‘protezionismo’ minacciato dall’amministrazione Trump si evolverà per valutarne le implicazioni. Ma Francesc Balcells, Portfolio Manager per i mercati emergenti di PIMCO, si mostra moderatamente costruttivo sull’asset class del debito emergente.

“I mercati emergenti hanno mostrato di avere la tendenza a fare bene in ambienti reflazionistici, per esempio in quelli in cui la crescita globale nominale del PIL sta attraversando una fase di miglioramento e, attualmente, ci troviamo proprio in questo contesto” specifica Francesc Balcells, secondo il quale le valutazioni delle obbligazioni emergenti sono economiche rispetto ad altre asset class mentre i loro fondamentali stanno migliorando.

“Nel complesso siamo orientati positivamente verso le asset class dei mercati emergenti, anche se al momento il protezionismo commerciale degli Stati Uniti è un rischio importante che ci fa assumere un atteggiamento un po’ più difensivo. Abbiamo bisogno di vedere come questo rischio si evolverà per essere ancora più positivi sui mercati emergenti” puntualizza Francesc Balcells, che poi passa a parlare del segmento, all’interno del debito sovrano, che preferisce: “Riteniamo che il debito estero dei mercati emergenti, ovvero le emissioni di paesi e società emergenti denominate in dollari americani, offra rendimenti interessanti e meno volatilità rispetto alle valute o al debito locale, cosa che è particolarmente rilevante considerata la situazione di incertezza globale” spiega il manager il cui riferimento è al rendimento medio dell’indice di categoria che, attualmente, si attesta al 5,6% senza calcolare il rischio di cambio e in presenza di una qualità media del credito pari a BB+, che è maggiore rispetto all’high yield. Per quanto riguarda infine i paesi, Francesc Balcells predilige quelli che stanno attraversando una fase di miglioramento dei fondamentali e le cui valutazioni sono attraenti.

“Per esempio, per quanto riguarda il debito estero ci piace l’Indonesia. Sul fronte dei tassi di cambio, privilegiamo i paesi con valute a basso costo, una bilancia dei pagamenti in miglioramento e banche centrali che adottano politiche di allentamento monetario. Un paese che si distingue in questo senso è il Brasile” conclude Francesc Balcells.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Pimco

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