High yield euro, ora c'è un potenziale guadagno del 4% in sei mesi
Forse potrebbe essere arrivato il momento giusto per sovrappesare l’obbligazionario high yield euro rispetto alle obbligazioni societarie euro di più alta qualità (quelle con rating investment grade). Scopriamo insieme perché.
L’investimento in fondi obbligazionari high yeld euro è stato uno dei migliori impieghi obbligazionari di quest’anno: da inizio 2016 al 9 dicembre la media di rendimento dei fondi obbligazionari high yield euro si è attestata al +4,7%. Negli ultimi tre mesi, tuttavia, lo spread (ovvero l’extra rendimento rispetto ai titoli di stato di pari durata) degli high yield della zona euro si è ampliato di circa 55 punti base (+0,55%) sulla scia dei timori che la Banca centrale europea iniziasse il percorso di tapering (riduzione del programma di acquisto di titoli obbligazionari euro sul mercato), dell’aumento del rischio politico, e dell'instabilità nel sistema bancario italiano. Ma adesso, dopo la reazione dei mercati all’esito del referendum italiano e dell’annuncio del prolungamento del QE (quantitative easing) da parte della BCE per tutto il 2017 (con possibilità di estensione anche per il 2018), secondo gli analisti questi spread più ampi sembrano non giustificati dai fondamentali.
Infatti, dopo il recente sell-off (vendita sul mercato di titoli senza limitazione di quanitità e di prezzo), il credito euro high yield ha registrato un aumento del rendimento fino a salire a 420 punti base (+4,2%) rispetto ai titoli di euro di alta qualità, a +386 punti base (+3,86%) al di sopra delle obbligazioni di alta qualità in franchi svizzeri (con copertura valutaria), e a +285 punti base (+2,85%) rispetto ai titoli di alta qualità in dollari USD (con copertura valutaria). Gli analisti del mercato obbligazionario stimano ora un restringimento dello spread degli high yield euro di 50 punti base (-0,50%) nei prossimi sei mesi, fornendo un rendimento totale atteso per l’investimento in high yield euro di quasi il 4% di cui 2,1 punti percentuali sotto forma di cedole e l’1,8% come capital gain derivante dal ribasso dei tassi.
D’altra parte esistono diversi fattori di supporto all’asset class high yield euro a cominciare dalla percentuale di rating medio alto non investment grade sul totale: la quota di emissioni con rating BB si attesta al 69% (rispetto al 49% che evidenzia nell’high yield in Usd). Inoltre il rapporto debito netto / Ebitda (margini operativi) al 2,.9 risulta in linea con le medie di lungo periodo mentre i tassi di default (fallimento) attesi per il prossimo anno si posizionano intorno al 2 per cento.
Per quanto riguarda invece i rischi connessi al sistema bancario va segnalato che l'indice high yield euro mostra un'esposizione del solo 2,5% al settore delle banche italiane: il mercato è ampiamente a conoscenza di questi problemi e tali rischi sembrano già incorporati nelle attuali quotazioni