Assogestioni

Fondi comuni, nonostante il rialzo dei tassi tutti vogliono i fondi obbligazionari

24 Novembre 2016 11:31

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ass="p1">Nel mese di ottobre i risparmiatori italiani hanno continuato a preferire i fondi obbligazionari ma il rialzo dei tassi potrebbe proseguire provocando ingenti perdite.

Ad ottobre è proseguito il buon momento dei fondi comuni che hanno raccolto 2,3 miliardi di euro, trainando la raccolta dell’intera industria del risparmio gestito in Italia (2,95 miliardi la raccolta netta complessiva di sistema in base ai dati pubblicati da Assogestioni).


Se si osserva il dettaglio mensile delle preferenze si nota che i fondi obbligazionari continuano a spopolare con 2,6 miliardi di raccolta netta, precedendo sia i fondi flessibili, che si fermano a 860 milioni, e sia quelli bilanciati, che hanno raccolto 498 milioni: in territorio negativo, invece, il saldo mensile dei fondi azionari (-424 milioni) e dei fondi monetari euro (-1,25 miliardi). Sottoscrizioni che hanno confermato la leadership dei fondi obbligazionari anche nella classifica in base ai patrimoni in gestione: a fine ottobre i fondi obbligazionari vantavano infatti una quota di mercato del 42,4% (con 376,1 miliardi in gestione.


Distanziati sia i fondi flessibili che non vanno oltre il 24,2% del mercato (e asset per 214,8 miliardi) e sia i fondi azionari che raggiungono il 20,7% di quota di mercato (con 183,5 miliardi in gestione): chiudono l’elenco i fondi bilanciati (8,2% di market share e 73 miliardi di asset) e i fondi monetari (3,8% di quota di mercato e 33,5 miliardi di patrimonio).


Proprio questa situazione dovrebbe tuttavia suscitare qualche riflessione sulla base di quanto accaduto sui mercati finanziari nell’ultimo mese. Complice un aumento dei tassi del mercato obbligazionario tra lo 0,3% e il punto percentuale, i prezzi delle obbligazioni (che tendono a registrare movimenti opposti a quelli dei rendimenti) sono scesi provocando una perdita media per i fondi obbligazionari dell’1,6%, con picchi negativi del -3,3% per i fondi obbligazionari Italia e del -3,8 per i fondi obbligazionari paesi emergenti.


E, dal momento che parecchi osservatori ritengono che tale trend sia destinato a proseguire nei prossimi mesi, meglio allestire portafogli che ne tengano conto e che non siano eccessivamente esposti ai fondi a indirizzo obbligazionario.