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Energie rinnovabili, Italia meglio della media europea

La quota di energie rinnovabili prodotti in Italia è pari al 17,1%, superiore alla media europea (16%) e al target che il nostro paese ha fissato per il 2020 (17%).

11 Novembre 2016 09:13
financialounge -  bioeconomia energia rinnovabile italia settore energetico

In Italia la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili in percentuale sul totale si posiziona al 17,1%. Si tratta di un valore che pone il nostro paese al di sopra della media europea (16%). Certo siamo ancora lontani dai paesi nordici più virtuosi come la Svezia, dove la quota di energia da fonti rinnovabili è al 52,6%, e la Finlandia (38,7%).

Tuttavia, siamo messi meglio della Spagna (16,2%), della Francia (14,3%), della Germania (13,8%), del Regno Unito (7%) e dell’Olanda (5,5%). Non solo. L’Italia è anche l’unico, tra i paesi europei più importanti (in termini di popolazione e di PIL), ad aver già raggiunto il target 2020: infatti il 17,1% attuale è al di sopra del 17% che il nostro paese avrebbe dovuto raggiungere fra quattro anni. La Germania, per esempio, ha come obiettivo il 18%, la Francia il 23%, la Spagna il 20%, il Regno Unito il 15% e l’Olanda il 14%: i 28 paesi della Ue dovrebbero raggiungere quota 20%.

Ma come fanno i paesi nordici a espandere la quota di energia rinnovabile a livelli tanto elevati? Un esempio lo fornisce l’analisi della ripartizione di tali fonti in Finlandia. Al primo posto, con il 27,1% c’è il nucleare, seguita dall’energia idroelettrica (20,1%), dalle biomasse (13%), dal carbone (6,7%), dal gas naturale (6,1%), dalle fonti eoliche (2,8%) mentre l’energia importata vale il 19,8% del totale.

Un risultato, quello di Helsinki, assolutamente non casuale. La cosiddetta bioeconomia è infatti uno dei fattori chiave di sviluppo del paese e fa leva sulle risorse naturali del paese per trasformarle in energia o prodotti alimentari.
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