Europa
Fiducia degli investitori, brusco calo ad agosto in Europa e Nord America
L’indice di fiducia degli investitori istituzionali ha registrato una caduta ad agosto di 10,3 punti in Nord America, di 6,6 punti in Europa e di due punti in Asia.
1 Settembre 2016 11:57
La fiducia degli investitori ha subito un brusco calo in agosto. A misurarlo è l’indice sulla fiducia degli investitori (Investor Confidence Index o ICI) elaborato da State Street Global Exchange che è arretrato di 8,3 punti, passando dai 98 punti di luglio agli 89,7 punti di agosto.
La sensibile discesa della fiducia è trainata soprattutto dagli investitori del Nord America (il cui ICI index è arretrato di ben 10,3 punti dai 99,8 di luglio agli 89,5 di agosto) e da quelli europei (il cui indice ICI si è contratto di 6,6 punti scivolando dai 92,4 punti di luglio agli 86,8 punti di agosto): più contenuto il calo della fiducia degli investitori asiatici con l’ICI index Asia in diminuzione di due punti da 108,1 a 106,1 punti.
Da segnalare che l’area asiatica è l’unica che rimane (peraltro ampiamente) in territorio espansivo: infatti il valore 100 dell’indice ICI è lo spartiacque tra la propensione agli investimenti (per valori superiori a cento) e l’inclinazione a non investire (per valori dell’indice inferiori a 100).
Si ricorda inoltre che l'Indice di fiducia degli investitori è stato sviluppato da Kenneth Froot e Paul O'Connell presso State Street Associates, la divisione di ricerca e servizi di consulenza di business di State Street Global Exchange, e quantifica la fiducia degli investitori (ovvero la loro propensione al rischio) analizzando un modo quantitativo gli acquisti e le vendite effettive sul mercato da parte degli investitori istituzionali.
Secondo gli addetti ai lavori, il brusco calo registrato in particolare nel Nord America è dovuto alla mancanza di temi forti capaci di spingere gli investitori istituzionali ad aumentare la propensione a rischiare e alle preoccupazioni circa un possibile rialzo dei tassi americani. A questo proposito, dal momento che l’ICI index di agosto è stato elaborato prima del discorso di Janet Yellen al simposio di Jackson Hole, sarà interessante verificare se la crescente convinzione circa un possibile rialzo dei tassi entro fine anno segnerà un ulteriore incremento di avversione al rischio.
La sensibile discesa della fiducia è trainata soprattutto dagli investitori del Nord America (il cui ICI index è arretrato di ben 10,3 punti dai 99,8 di luglio agli 89,5 di agosto) e da quelli europei (il cui indice ICI si è contratto di 6,6 punti scivolando dai 92,4 punti di luglio agli 86,8 punti di agosto): più contenuto il calo della fiducia degli investitori asiatici con l’ICI index Asia in diminuzione di due punti da 108,1 a 106,1 punti.
Da segnalare che l’area asiatica è l’unica che rimane (peraltro ampiamente) in territorio espansivo: infatti il valore 100 dell’indice ICI è lo spartiacque tra la propensione agli investimenti (per valori superiori a cento) e l’inclinazione a non investire (per valori dell’indice inferiori a 100).
Si ricorda inoltre che l'Indice di fiducia degli investitori è stato sviluppato da Kenneth Froot e Paul O'Connell presso State Street Associates, la divisione di ricerca e servizi di consulenza di business di State Street Global Exchange, e quantifica la fiducia degli investitori (ovvero la loro propensione al rischio) analizzando un modo quantitativo gli acquisti e le vendite effettive sul mercato da parte degli investitori istituzionali.
Secondo gli addetti ai lavori, il brusco calo registrato in particolare nel Nord America è dovuto alla mancanza di temi forti capaci di spingere gli investitori istituzionali ad aumentare la propensione a rischiare e alle preoccupazioni circa un possibile rialzo dei tassi americani. A questo proposito, dal momento che l’ICI index di agosto è stato elaborato prima del discorso di Janet Yellen al simposio di Jackson Hole, sarà interessante verificare se la crescente convinzione circa un possibile rialzo dei tassi entro fine anno segnerà un ulteriore incremento di avversione al rischio.
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