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Bond e tassi, chi va piano…
Bond investment grade e tassi di interesse: secondo Fitch un brusco rialzo dei tassi potrebbe essere negativo, soprattutto in Europa.
4 Agosto 2016 09:00
Sul mercato USA dei bond circola parecchia preoccupazione.
Con i tassi ai minimi storici e in giro per il mondo qualcosa come 11 mila miliardi di dollari di debito a tassi negativi non sono in pochi quelli che vorrebbero vedere il ritorno di un po’ di rendimento sul reddito fisso.
Ma cedole più alte, o almeno positive, potrebbero avere conseguenze poco desiderate.
Robert Grossman, dell’agenzia di rating Fitch , avverte che la caduta drammatica dei rendimenti di quest’anno dei bond investment grade ha fatto riemergere il rischio che un’improvvisa inversione di tendenza possa infliggere perdite pesanti agli investitori in reddito fisso di tutto il mondo, secondo quanto riporta Business Insider.
Secondo Grossman, se i tassi tornassero al livello del 2011 per il mercato dei bond investment grade da 37,7 mila miliardi di dollari vorrebbe dire una perdita in conto capitale per qualcosa come 3,8 mila miliardi a causa della caduta dei prezzi.
La curva dei rendimenti dei bond investment grade di 34 paesi a cui Fitch assegna un rating tra luglio 2011 e luglio 2016 si è drasticamente appiattita su tutte le scadenze oltre I 5 anni.
I rendimenti medi dei bond sovrani a 10 anni oggi sono 270 punti base (cioè il 2,70%) sotto i livelli di 5 anni fa mentre sulla parte breve delle scadenze a 1 anno la distanza è di soli 176 punti base (1,76%).
Secondo Fitch un brusco rialzo dei tassi colpirebbe soprattutto gli investitori dell’Eurozona con effetti devastanti.
Tutto dipende dalla velocità, più graduale sarà il possibile rialzo, magari accompagnato da una cauta azione da parte delle autorità monetarie dei singoli paesi, meno doloroso sarà l’impatto.
Tassi più alti potrebbero essere un bene per tutti, a cominciare dalle banche, purchè il movimento sia lento.
Con i tassi ai minimi storici e in giro per il mondo qualcosa come 11 mila miliardi di dollari di debito a tassi negativi non sono in pochi quelli che vorrebbero vedere il ritorno di un po’ di rendimento sul reddito fisso.
Ma cedole più alte, o almeno positive, potrebbero avere conseguenze poco desiderate.
Robert Grossman, dell’agenzia di rating Fitch , avverte che la caduta drammatica dei rendimenti di quest’anno dei bond investment grade ha fatto riemergere il rischio che un’improvvisa inversione di tendenza possa infliggere perdite pesanti agli investitori in reddito fisso di tutto il mondo, secondo quanto riporta Business Insider.
Secondo Grossman, se i tassi tornassero al livello del 2011 per il mercato dei bond investment grade da 37,7 mila miliardi di dollari vorrebbe dire una perdita in conto capitale per qualcosa come 3,8 mila miliardi a causa della caduta dei prezzi.
La curva dei rendimenti dei bond investment grade di 34 paesi a cui Fitch assegna un rating tra luglio 2011 e luglio 2016 si è drasticamente appiattita su tutte le scadenze oltre I 5 anni.
I rendimenti medi dei bond sovrani a 10 anni oggi sono 270 punti base (cioè il 2,70%) sotto i livelli di 5 anni fa mentre sulla parte breve delle scadenze a 1 anno la distanza è di soli 176 punti base (1,76%).
Secondo Fitch un brusco rialzo dei tassi colpirebbe soprattutto gli investitori dell’Eurozona con effetti devastanti.
Tutto dipende dalla velocità, più graduale sarà il possibile rialzo, magari accompagnato da una cauta azione da parte delle autorità monetarie dei singoli paesi, meno doloroso sarà l’impatto.
Tassi più alti potrebbero essere un bene per tutti, a cominciare dalle banche, purchè il movimento sia lento.
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