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Columbia Threadneedle Investments

Materie prime agricole, il rialzo potrebbe continuare

31 Maggio 2016 17:39
financialounge -  Columbia Threadneedle Investments David Donora materie prime
Da un lato, quello che vede rendimenti positivi da inizio anno, figurano lo zucchero (+4,9% in euro), il mais (+2,8%) e l’olio dei semi di soia (+0,4%). Dall’altro, quello dei ribassi, include il caffè (-2,4%), il bestiame (-5,2%) e il frumento (-5,6%).

È questa la fotografia istantanea che si poteva scattare al 16 maggio scorso relativamente agli andamenti delle quotazioni delle principali materie prime agricole da inizio 2016. Un quadro d’insieme che ha registrato un recupero dei prezzi in concomitanza della debolezza del dollaro, la valuta nella quale sono espresse le commodity sui mercati internazionali: non è infatti un caso che il biglietto verde e le quotazioni delle materie prime viaggiano spesso in direzioni opposte. E, proprio alla luce di questa divergenza, c’è chi non esclude che l’attuale rialzo possa proseguire.

“Se, come prevediamo, quest'anno la Fed attuerà non più di un aumento dei tassi, la forza del dollaro sarà probabilmente moderata, riducendo uno dei maggiori ostacoli degli ultimi anni” dichiara David Donora, Responsabile materie prime di Columbia Threadneedle Investments, secondo il quale, questo periodo prolungato di prezzi contenuti ha avuto conseguenze importanti, poiché ha favorito una maggiore parsimonia nel processo di produzione, con un uso più accorto di sementi, fertilizzanti, macchinari e un miglioramento delle tecniche di allevamento. Ciò, a sua volta, contribuisce ad accentuare la contrazione della produzione a fronte di condizioni non ideali e più generalmente nel tempo.

Inoltre, la domanda continua a crescere e presenta una discreta elasticità al prezzo, che concorre a riportare l'equilibrio sui mercati. “Nel breve periodo siamo ottimisti su farina di soia, frumento, caffè, zucchero e in misura minore mais. In questi mercati le condizioni rimangono favorevoli ad un rialzo dei prezzi. Manteniamo invece un assetto da neutrale a ribassista sul bestiame, come avviene ormai da alcuni mesi” rivela David Donora che poi delinea il possibile nuovo contesto per gli investitori azionari e obbligazionari: “I produttori di sementi, fertilizzanti e attrezzature che sono sopravvissuti alle ultime tre annate di magra si ritroveranno probabilmente in un contesto migliore delle attese e dovrebbero evidenziare un minor rischio al ribasso rispetto a prima, e possibilmente un significativo potenziale di rialzo, se le condizioni dovessero persistere”.
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