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Mercati globali, i tre aspetti su cui prestare particolare attenzione

26 Maggio 2016 09:46
financialounge -  Asia cina Columbia Threadneedle Investments Europa Mark Burgess Regno Unito USA
“Sebbene i mercati globali siano turbati da vecchie e nuove questioni, tre sono gli aspetti cui vale la pena prestare particolare attenzione: crescita globale, le perduranti incertezze macroeconomiche in Cina, e il debito” afferma Mark Burgess, CIO EMEA e Responsabile azionario globale di Columbia Threadneedle Investments, nel suo commento sull’economia e sui mercati di maggio.

Il manager, osservando gli indicatori anticipatori, constata in tutto il mondo una debole crescita del PIL. Inoltre, il rallentamento dell'espansione globale alimenta le aspettative su tassi d'interesse più bassi più a lungo, che a loro volta sostengono le attività rischiose.

Per quanto riguarda la Cina, invece, i mercati hanno chiaramente espresso timori per i livelli assoluti del debito del paese e per la capacità di Pechino di sostenere la crescita e, al contempo, di realizzare un atterraggio morbido senza innescare una crisi creditizia.

Per sostenere la crescita è stato aumentato il debito e, sebbene non sia facile prevedere quando il problema del credito cinese diventerà più pressante, si moltiplicano le richieste affinché la People's Bank of China affronti la questione.

“Un eventuale cambio di rotta rispetto a una strategia di crescita sostenuta dall'emissione di credito avrebbe implicazioni significative per i mercati, poiché concentrerebbe l'attenzione sull'entità delle sofferenze nel sistema bancario cinese e condurrebbe a un aumento delle insolvenze societarie. Ciò potrebbe porre bruscamente fine all'inversione di tendenza che ha condotto al rialzo dei prezzi delle materie prime. Pur non ritenendo che la People's Bank of China sia sul punto di chiudere i rubinetti del credito, monitoriamo attentamente la situazione. Inoltre, non nutro molta fiducia nella capacità della Cina di superare queste difficoltà senza causare troppi danni a se stessa o all'economia globale” sottolinea Mark Burgess che, in ogni caso, tiene a precisare che il problema del debito non riguarda solo la Cina ma un po’ tutti i grandi paesi.

Passando ad analizzare gli Stati Uniti, in cui non si esclude un rialzo dei tassi d'interesse a giugno, Mark Burgess segnala che prevale la convinzione secondo sui l'entità dell'innalzamento non sarà sufficiente a causare una forte reazione dei mercati o delle banche centrali, uno scenario che potrebbe rivelarsi corretto vista la serie di shock deflazionistici già subiti. In ogni caso, per mantenere il tasso di occupazione l'economia statunitense deve creare circa 80.000 nuovi posti di lavoro al mese mentre il mercato cresce a ritmi superiori a tale livello da oltre cinque anni e sembra che diventi più difficile riempire le posizioni vacanti.

“La crescita dei salari ha superato l'intervallo compreso tra l'1,5 e il 2,0% entro cui si è mantenuta per molti anni, ma il recente aumento al 2,5% appare ancora incerto. In tale scenario, è possibile che sia cominciata l'attesa fase di rialzo del dollaro, con le ben note conseguenze per i mercati emergenti e per le altre classi di attività” sostiene Mark Burgess che, seguendo la propria strategia azionaria, ha privilegiato il Regno Unito, l'Europa e l'Asia (Giappone escluso). Inoltre sebbene sia ben posizionato per beneficiare di un contesto caratterizzato da una crescita debole e da rendimenti contenuti, ha deciso recentemente di ridurre il rischio ridimensionando la posizione di sovrappeso nella regione asiatica (Giappone escluso).
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