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International Editor’s Picks – 04 aprile 2016

4 Aprile 2016 09:39
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Recessione violenta in arrivo
La previsione, formulata come al solito senza mezzi termini, è del candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump in un’intervista all’autorevole Washington Post che gli ha addirittura messo a disposizione la penna di Bob Woodward, il giornalista diventato famoso per aver scoperchiato il Watergate. Secondo The Donald l’America sta viaggiando a tutto vapore verso una recessione massiccia, una combinazione esplosiva di alta disoccupazione e mercato azionario sopravvalutato. Secondo Trump siamo seduti su una bolla finanziaria. Sicuramente l’intervista un effetto l’ha avuto, ha riportato Trump nelle news a due giorni dalle primarie in Wisconsin, dove è in testa nei sondaggi. Trump sostiene che la disoccupazione americana è molto più alta di quella rilevata dalle statistiche ufficiali: “non siamo al 5 per cento, se guardiamo ai dati reali siamo piuttosto intorno al 20: le statistiche servono a far fare bella figura ai politici, e ai presidenti in particolare”. Le spara grosse, ma dice anche quello che molti pensano, ovviamente esagerando un po’.

È la versione moderna della storia di Icaro
La racconta Business Insider e parla di SunEdison, il più grande produttore manifatturiero del mondo nel settore dell’energia solare ormai a un passo dal portare i libri in tribunale. Il titolo una volta era il beniamino degli hedge fund, ora è l’incubo. Si è passati da una valutazione di $10 miliardi ai $150 milioni di oggi, con un fardello di debito da $8 miliardi. La caduta a precipizio del titolo pari al 98% è iniziato a luglio, quando SunEdison si è imbarcata nell’acquisto di una società del settore, Vivint, pagando un premio di oltre il 50%. Il prezzo alto, e soprattutto il fatto che il core business di Vivint fosse più real estate che solare, ha fatto scattare il campanello d’allarme tra gli investitori, che hanno cominciato a vendere e non hanno smesso più. E ora la SEC sta indagando per capire se la società abbia raccontato la verità sulla sua posizione di cassa. SunEdison aveva due macchine infallibili per generare cassa, non a caso si chiamavano Yieldcos e agivano come utilities. Quando si è trattato di tirar fuori il cash per comprare la sopravvalutata Vivint, si è visto che di cash le Yeldcos ne generavano molto meno di quanto si pensasse. E sono cominciati i guai, finiti in tribunale.

Il duro mestiere dell’avvocato a Tokyo
Il Giappone è alle prese con un problema impensabile per paesi come l’Italia, o anche gli Stati Uniti. I giapponesi non sono abbastanza litigiosi per dar da mangiare all’esercito di avvocati creato da una serie di decisioni politiche che risalgono a una quindicina di anni fa. Quando la creazione di nuovi avvocati venne incoraggiata con stimoli e incentivi basati sull’idea che in una società moderna e dinamica, attenta ai diritti dei consumatori, fosse necessaria la presenza di un certo numero di professionisti della giustizia. Oggi, racconta il Wall Street Journal, con le cause civili in caduta libera, i fallimenti sempre più rari e il tasso di criminalità ai minimi storici, c’è il problema di un esercito di avvocati vicini alla soglia di povertà. Nel 2014 il reddito medio di un avvocato privato si è dimezzato a circa 80.000 dollari. Intanto, fortunatamente, crollano anche le iscrizioni ai corsi di laurea in legge. La politica di incoraggiamento alle carriere legali risale agli anni 90, dopo il collasso della bolla immobiliare e del mercato azionario, le cui cause erano allora fatte risalire a pratiche economiche opache e poco soggette al controllo di legalità.
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