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Dollaro debole, una opportunità per i veri imprenditori europei

4 Aprile 2016 10:31
financialounge -  banche centrali Bank of Japan BCE Diasorin dollaro Federal Reserve
Dopo aver stazionato per circa due mesi dall’inizio dell’anno a fine febbraio 2016 intorno a quota 1,09, il cambio euro / Usd è cresciuto fino a chiudere il primo trimestre a quota 1,14. Il dollaro USA si sta quindi indebolendo e tale situazione dovrebbe proseguire secondo alcuni autorevoli analisti per diverse ragioni.

In primis, l'economia USA non mostra le condizioni affinchè la Federal Reserve (Fed) americana possa confermare le attese di ulteriori aumenti dei tassi perché la crescita americana strutturale è decisamente più bassa (tra l’1,5% i 2%) rispetto a quella storica (circa 3%). In secondo luogo la BCE e la banca centrale del Giappone (BoJ) sembra che facciano sempre più fatica rispetto al passato nell’essere credibili sull’efficacia delle proprie politiche monetarie. Infine la Fed dovrebbe aver ormai ben compreso le ricadute negative che ha provocato al ciclo economico (non soltanto americano) il dollaro forte.

Visto dal versante europeo, un dollaro debole significa un euro più forte, il che provoca dei contraccolpi negativi per l’economia europea soprattutto per le merci e servizi esportati che risultano meno competitivi sui mercati internazionali (e negli Stati Uniti in particolare). Ma tale fenomeno, dal punto di vista degli imprenditori, può tuttavia rappresentare anche un’opportunità. Infatti, disponendo di capitali in euro che si rafforzano rispetto al dollaro, è possibile procedere ad acquisire aziende interessanti in giro per il mondo e, più specificatamente, negli Stati Uniti.

Un esempio recente è stata l’acquisizione promossa da Diasorin negli USA e ufficializzata mercoledì 30 marzo. La società italiana leader nel settore della biotecnologia ha rilevato la divisione di diagnostica molecolare e immunodiagnostica di Focus Diagnistic Inc di proprietà del gruppo biotech Quest Diagnostic (quotata al Nyse) per un controvalore di 300 milioni di dollari. Un’operazione che conferma la volontà di Diasorin di posizionarsi ai vertici internazionali del biotech e che è stata salutata con successo anche in Borsa: nella seduta del 30 marzo il titolo Diasorin ha chiuso con un rialzo di nove punti percentuali aumentando la propria capitalizzazione di Borsa di 232 milioni di euro (circa 265 milioni di dollari).
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