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Perché la strategia high dividend non sarà penalizzata nel 2016

20 Gennaio 2016 10:44
financialounge -  dollaro Fondi azionari high dividend materie prime Pictet Pictet High Dividend Selection tassi di interesse
“Premesso che la selezione costituisce l’approccio più efficiente nella strategia high dividend, i titoli dei settori dei consumi non ciclici, della salute e dei servizi dovrebbero riuscire a garantire buoni e sostenibili dividendi anche nel 2016. La selezione dovrà invece essere ancora più attenta e rigorosa relativamente ai titoli dei settori industriale e dei consumi ciclici mentre facciamo fatica a vedere come i titoli delle società guidate dal prezzo delle materie prime potrebbero diventare interessanti dal punto di vista dei dividendi distribuiti” fa sapere il Team di gestione del comparto [tooltip-fondi codice_isin="lu0503634734"]Pictet – High Dividend Selection[/tooltip-fondi] che ricerca soprattutto società che possano dimostrare di gestire i costi in modo efficiente, con l’abilità di ristrutturarsi velocemente al cambiare delle condizioni di crescita e di una politica monetaria globale non sincrona (aumento dei tassi negli Stati Uniti ed aumento del QE in Europa).

Guardando al 2016 e ai prossimi anni, il Team ritiene che avere una chiara idea sui risultati in termini di utili che un’azienda possa ottenere sia la chiave per la performance dei titoli.

“Per questo motivo pensiamo che la strategia corretta sia quella di focalizzarsi su società che offrono un rendimento in termini di dividendi più alto della media di mercato, dato che questi titoli sono per natura più difensivi. Preferiamo questo approccio rispetto a quello di rincorrere società che puntano ad accrescere la crescita dei propri dividendi, sacrificando il valore assoluto di quanto distribuito, in una fase di decelerazione della crescita dell’economia globale” sottolineano i gestori del fondo che hanno analizzato i fattori delle più recenti fasi di sottoperformance di questa tipologia di titoli azionari (da metà 2013 a metà 2015), sintetizzandole in tre motivi:

1) le aspettative sui tassi d’interesse americani (l’inizio delle discussione sulla fine del Quantitative Easing nel Maggio 2013);

2) il rafforzamento del dollaro USA (l’universo dei titoli “High Dividend” è sottoesposto al dollaro USA rispetto all’indice MSCI World);

3) la debolezza delle materie prime (l’universo dei titoli “High Dividend” è sovraesposto al settore Energia rispetto all’indice MSCI World).

Alla luce di questa analisi, il Team di gestione del comparto [tooltip-fondi codice_isin="lu0503634734"]Pictet – High Dividend Selection[/tooltip-fondi] crede che non solo tali tre fattori non saranno penalizzanti nel 2016 ma che, addirittura, potrebbero trasformarsi in potenziali fattori positivi per i prossimi anni.

“Un ciclo di moderata salita dei tassi USA è già incluso nei prezzi di mercato (le opzioni sul cambio EUR/USD si aspettano altri 2,5 rialzi per il 2016). A meno che la FED non diventi estremamente accomodante, la paura di un deciso rialzo dei tassi non dovrebbe essere un problema. A nostro parere, questo si evince dal rally che hanno avuto i titoli legati all’andamento delle obbligazioni dopo l’annuncio della FED” fanno sapere i gestori che, relativamente alla forza del biglietto verde, che è guidato dallo scenario sui tassi d’interesse statunitensi, reputano che un suo ulteriore rafforzamento dovrebbe essere limitato.

“Infine valutiamo che il prezzo corrente dei titoli legati alle materie prime già scontano uno scenario molto depresso per il futuro. Quello che è sicuro è che il trend di discesa dei prezzi dovrebbe essere finito. Detto questo, ci aspettiamo che il settore energetico rimanga molto volatile e ne manteniamo una esposizione limitata, solo attraverso le società migliori” conclude il Team.
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