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Diversified Alpha Plus Fund

Diversified Alpha Plus Fund - 31 dicembre 2015

12 Gennaio 2016 09:16
financialounge -  Diversified Alpha Plus Fund Morgan Stanley
•Sebbene la maggior parte dei mercati finanziari si sia in qualche misura stabilizzata (l’Msci Acwi cresciuto dell’1,3% in valuta locale, rendimenti dei titoli decennali Usa rimasti invariati al 2,27%, spread societari leggermente diminuiti, quotazioni del ferro e del rame rimbalzati dai minimi storici guadagnando rispettivamente il 10,7% e il 4,1%), il rallentamento della crescita globale rimane uno dei temi principali.

•A dicembre l’indice PMI del settore manifatturiero globale ha subito una flessione, guidata dai mercati statunitensi ed emergenti. Negli Stati Uniti la debolezza sembra essersi estesa oltre il manifatturiero per includere l’immobiliare, gli investimenti, il consumo e le vendite di automobili, tutti settori che hanno registrato un rallentamento. In Giappone il consumo è diminuito per il terzo mese consecutivo (nonostante l’aumento dell’indice PMI del settore manifatturiero). In Cina il settore manifatturiero resta in territorio negativo e la questione principale è comprendere quanto tempo passerà prima che ciò influisca sul settore dei servizi, che per il momento non ne risente?

•Lo yuan ha continuato a deprezzarsi, cedendo un ulteriore 0,5%. L'evidente intenzione della Cina di partecipare al gioco dello scaricabarile delle svalutazioni è un modo logico per stimolare il settore delle esportazioni e consentire un ulteriore allentamento monetario senza rischiare una crisi valutaria. Questo sviluppo è importante per i partner commerciali della Cina, con notevoli implicazioni potenzialmente negative per la crescita e l’inflazione.

•I dati sulla crescita dell'Eurozona hanno avuto una tenuta migliore rispetto ad altrove; questa è una delle principali regioni in cui a dicembre l’indice PMI del settore manifatturiero è aumentato. Le azioni europee hanno sovraperformato, con una crescita dell'indice Msci Europe del 2,3% in valuta locale.

•Il Fondo ha guadagnato lo 0,2%. Il maggior contributo positivo è stato fornito dal tema della reflazione svedese (posizione lunga nella corona svedese contro il franco svizzero, posizione corta nei tassi decennali svedesi rispetto a quelli tedeschi), seguito da posizioni lunghe nelle obbligazioni statunitensi a 10 anni indicizzate all’inflazione e nelle azioni dell'Eurozona rispetto a quelle statunitensi. Al contrario le posizioni corte nei tassi decennali tedeschi rispetto a quelli statunitensi, nelle azioni giapponesi rispetto a quelle dei mercati sviluppati, nelle azioni delle banche australiane rispetto ai titoli globali hanno prodotto impatti negativi.

•Nella seconda metà di dicembre abbiamo aumentato l'esposizione ribassista direzionale nelle azioni statunitensi e aperto una posizione corta nei titoli statunitensi ciclici rispetto a quelli difensivi. Abbiamo incrementato la posizione corta nei tassi messicani a 2 anni rispetto a quelli decennali e avviato una posizione lunga nel peso messicano, poiché prevediamo che Banxico continuerà a seguire la Federal Reserve nella politica di rialzi dei tassi. Abbiamo aumentato la posizione corta coperta nei titoli delle apparecchiature aerospaziali, in quanto riteniamo che la forza del dollaro Usa e il calo della quotazioni petrolifere contribuiranno verosimilmente a rallentare l'attività di nuovi ordini e l’annullamento degli ordini esistenti. Abbiamo chiuso le posizioni corte coperte in titoli di qualità europei e in banche australiane, avendo raggiunto i livelli di stop-loss.

 

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