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High yield, meglio l’Europa degli Stati Uniti

4 Gennaio 2016 11:49
financialounge -  BCE Eurozona Fondi obbligazionari mercati obbligazionari Pictet Stephane Ruegg titoli di stato USA
Il 2015 si è chiuso con tante preziose indicazioni per il prossimo anno. Tra queste il fatto che il reddito fisso continuerà ad offrire rendimenti minimi nell’ambito dei titoli di stato della zona euro costringendo gli investitori italiani, come già accaduto nel 2015, a puntare su altre fonti di reddito obbligazionario, high yield in primis. A questo proposito è importante osservare quanto sperimentato nel 2015. I fondi high yield euro, per esempio, hanno offerto un rendimento medio annuo dell’1,69% con picchi superiori al 13% e minimi fino al -3%. Nel caso dei fondi obbligazionari high yield USA, invece, il rendimento medio annuo si è attestato al +4,09% con valori massimi vicini al +20% e minimi che sono arrivati a superare il -15% Non solo. Anche in termini di volatilità (oscillazioni medie delle quote) e di max drawdown (perdita massima) le differenze sono piuttosto ampie: i fondi obbligazionari high yield euro mostrano infatti una volatilità media del 5,3% e un max drawdown medio del 5 per cento mentre i fondi obbligazionari high yield USA a fronte di una volatilità media dell’11,8% hanno accusato un max drawdown medio del -13%.

“Emerge una sostanziale divergenza tra il contesto di mercato high yield negli Stati Uniti e in Europa. Infatti negli USA, gli investitori si sono intimoriti a seguito degli impatti negativi nel settore causati dal continuo calo del prezzo del petrolio, il tendenziale rialzo dei tassi di interesse e i deflussi che si moltiplicano sui fondi High Yield“ puntualizza Stephan Ruegg, Senior portfolio manager del team di gestione dei comparti obbligazionari High Yield europei di Pictet Asset Management, secondo il quale la situazione dei bond high yield è più favorevole in Europa in virtù di una politica monetaria ancora espansiva e i tassi bassi di interesse che dovrebbero restare tali almeno fino al marzo 2017. Naturalmente Stephan Ruegg non nasconde che le tensioni oltreoceano abbiano prodotto un aumento della volatilità anche su questa asset class in Europa, ma le valutazioni dei titoli High Yield nel Vecchio Continente restano comunque interessanti grazie a diversi fattori di supporto. In primis, la decisione della BCE di fissare il tasso sui depositi al livello di -0.30% offre un forte supporto all'asset class e implica un basso livello dei tassi in Europa ancora per parecchio tempo. In secondo luogo le attuali valutazioni incorporano un tasso di default (fallimento ) del sei per cent contro il 2% che l’agenzia di rating Moody’s stima anche per i prossimo anno. Inoltre in base ad un indicatore calcolato da Barclays, i titoli High Yield europei attualmente risultano più liquidi di quelli americani.
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