Azionario Europa, gli utili non deludono le attese

Al 30 luglio scorso le stime dei profitti aziendali delle imprese europee quotate in Borsa indicavano un aumento del 5,7% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno.
Al contrario le previsioni relative al giro d’affari evidenziavano una contrazione media dell’1,9%. Sono queste le risultanze dell’osservatorio della Thomson Reuters relativo alle società dell’indice europeo Stoxx 600.
Gli analisti di Thomson Reuters hanno fatto notare che al 30 luglio erano 109 le compagnie che avevano diffuso i report trimestrali e il 51% di esse avevano superato le stime previsionali: in un trimestre standard tale percentuale si attesta di solito al 48%. Erano invece 122 le società che avevano diffuso i dati relativi ai ricavi e il 59% di esse mostravano valori superiori alle stime degli analisti: un valore che si attesta al di sopra del 53%, la percentuale media in un trimestre standard.

Con questi dati acquisiti il rapporto prezzo / utili (p/e) dell’indice Stoxx 600 si posiziona a quota 15,6: si tratta di un valore che si posiziona al di sopra del 13,5 relativo alla media decennale ma che deve essere contestualizzato agli attuali tassi del mercato obbligazionario che sono sui minimi di sempre.

Per quanto riguarda i settori quelli che hanno saputo registrare le migliori performance trimestrali sono stati il finanziario (+39,7% di utili rispetto al secondo trimestre 2014), quello degli industriali (+15,2%) e il tecnologico (+7%): positivi, ma inferiore alla media dell’indice, gli incrementi trimestrali relativi ai settori materiali di base (+4,3%), i beni di consumo di prima necessità (+3,8%) e l’healthcare (+1,6%). In rosso, invece, i beni di consumo discrezionali (-3,7%), le telecom (-3,7%), le utilities (-19,5%) e soprattutto, l’energia (-31,9%).
Da notare che, escludendo il settore dell’energia, il rialzo medio dei profitti del secondo trimestre dell’indice Stoxx 600 salirebbe al +9,9%.