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Azionario Cina, perché il flusso di notizie è sottovalutato

5 Agosto 2015 14:13
financialounge -  cina Fondi azionari GAM GAM Star Asia-Pacific Equity GAM Star Asian Equity GAM Star China Equity mercati azionari Michael Lai
“Vediamo notizie più incoraggianti provenienti dalla Cina nel primo semestre del 2015, che rispetto a qualsiasi altro momento negli ultimi 25 anni. E riteniamo anche che questo flusso di notizie sia sottovalutato, a causa dello scenario delle ultime settimane dominato dalle svendite sul listino A-shares” sostiene Michael Lai, gestore dei fondi GAM Star China Equity, GAM Star Asian Equity e GAM Star Asia-Pacific Equity, secondo il quale se è vero che la Cina è solita fare due passi avanti e uno indietro in questo caso, l’intervento sul mercato azionario A-shares, ha rappresentato un passo indietro particolarmente lungo.

Per il manager è poi interessante notare come l’allargamento della banda di oscillazione del renminbi della scorsa settimana sia stato interpretato come negativo, mentre, in realtà, rappresenta chiaramente una decisione estremamente positiva. Ciò significa che il renminbi si sta avviando verso una piena convertibilità, senza però che questo voglia dire necessariamente che la moneta si svaluterà. Il punto principale è che ciò rappresenta un prerequisito per il Fondo Monetario Internazionale per accettare il renminbi come unità di scambio per quanto riguarda i diritti speciali di prelievo (SDR).

“La lezione da portare a casa è che il governo sta combattendo come mai prima gli elementi negativi che fiaccano l’economia. Naturalmente, l’estensione eccessiva dei prestiti a margine sarà sempre un problema. E questa, dal nostro punto di vista, ci appare una correzione salutare necessaria. In un contesto in cui i fondamentali sono immutati, l’attuale livello delle valutazioni rappresenta un punto di ingresso interessante su aziende con modelli di business solidi” sottolinea Michael Lai che rivela di aver incrementato le proprie posizioni nel portafoglio del fondo GAM Star China Equity con prezzi vantaggiosi
“E questa di certo è una buona notizia, in quanto un mercato che tratta già a sconto è diventato ancora più scontato, mentre i fondamentali delle società su cui abbiamo investito sono rimasti positivi. Abbiamo comprato utilizzando i ricavi registrati sulle nostre esposizioni alle azioni A-shares, posizioni che abbiamo completamente chiuso dopo aver visto gli effetti degli ultimi interventi del governo sul mercato. Il nostro portafoglio rimane altamente liquido, e non abbiamo nessun titolo tra quelli attualmente sospesi dalle contrattazioni” commenta il manager che continuerà a focalizzarsi sui fondamentali e sulle valutazioni, fattori che prevalgono sempre nel lungo periodo.

“L’attuale stagione delle trimestrali dovrebbe permetterci di capire se gli investitori stanno ancora una volta iniziando a differenziare tra migliori società e utili, e quelle di minore qualità. Investiamo in quelle società che hanno una certa capacità di determinazione dei prezzi, nel settore dei servizi ad esempio, che presentano forti barriere all’ingresso e che sono in grado di generare forti flussi di cassa che vengono poi redistribuiti agli azionisti. Anche nel ventaglio dei nostri settori preferiti, tecnologici e manifatturiero avanzato, non bisogna investire in maniera indiscriminata, perché la chiave è la diversificazione” conclude Michael Lai.
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