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Nuovo lavoro, l’esempio francese nelle energie rinnovabili

21 Aprile 2015 09:40
financialounge -  energia rinnovabile francia
La grande crisi che ancora attanaglia l’Europa ha generato un nuovo contesto nel quale la creazione dei posti di lavoro resta una delle priorità. Un problema le cui implicazioni sociali sono evidenti e che assume un rilievo ancora maggiore se si pensa che i paradigmi del passato potrebbero non funzionare. Ecco perché occorre guardare in giro per il mondo per intercettare tutte le potenzialità che i nuovi segmenti di mercato sono in grado di offrire per il futuro. E, in quest’ottica, la Francia offre uno spunto di grande interesse: quello relativo alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica.
Anche il mercato transalpino ha sofferto la crisi con il mercato tradizionale del lavoro (industria, agricoltura e terziario) in evidente difficoltà; tuttavia, nel periodo 2006-2009 la crescita dei mercati dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili in Francia è stata pari al 13,5%, ben al di là della performance complessiva dell’economia.Successivamente, il comparto ha vissuto un periodo di contrazione: fino al 2011 il calo è stato del 4,1% per poi riprendere velocità e, da un paio di anni, registrare una crescita media annuale del 7,1% tra il 2011 ed il 2013.
Questo trend è stato analizzato dall’Ademe, agenzia transalpina per l’ambiente e la gestione dell’energia, che ha calcolato come, tenendo conto dell’intero periodo di riferimento, la crescita media sia stata dell‘8,9%. Un dato trainato soprattutto dalle rinnovabili, dai prodotti ad alta efficienza energetica (il cui mercato ha raggiunto un valore di 20,7 miliardi di euro nel 2013) e dalle infrastrutture ferroviarie (comprese quelle per il trasporto collettivo urbano). E, fattore di maggior rilievo, con un numero di posti di lavoro impiegati in significativo aumento: tra il 2006 ed il 2013 si è passati da 200 mila a 310 mila addetti. Una tendenza che, anche in Francia, risulta in netta controtendenza con il mercato del lavoro che fatica a creare nuovi e stabili posti di lavoro.
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