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Borsa di Zurigo

Borsa di Zurigo, c’è un upside potenziale di rialzo

13 Marzo 2015 10:10
financialounge -  Borsa di Zurigo Eleanor Taylor Jolidon mercati azionari
Probabilmente non tutti sanno che per almeno vent’anni, l’indice SMI della Borsa di Zurigo ha registrato performance superiori a quella dell’MSCI World delle Borse mondiali (convertito in franchi svizzeri).
“È la dimostrazione che una moderata politica valutaria, nel lungo periodo, aiuta l’economia del Paese. La crescita in modo costante in termini di valore per decenni del franco svizzero che ha esercitato un effetto frenante sulla crescita delle società locali, ha generato in parallelo anche un aspetto positivo: una moneta forte, infatti, costringe le aziende a essere innovative, efficienti e attente ai costi, e questo nel tempo ha ripagato” sottolinea Eleanor Taylor Jolidon, gestore del fondo UBAM - Swiss Equity di Union Bancaire Privée (UBP). Un elemento da tenere nel dovuto conto alla luce del fatto che all’inizio dell’anno, c’erano buone probabilità che le valutazioni del mercato azionario potessero aumentare del 15%.
“Ora, a questi livelli, notiamo che le stime di crescita sono piatte o solo in lieve rialzo per l'intero anno. In altre parole, da quando la BNS è intervenuta, siamo più probabilmente di fronte a un recupero del mercato per circa il 15%. Nelle settimane e nei mesi dopo la manovra della Banca Nazionale Svizzera, i mercati hanno risentito quindi più del tasso di cambio che dei fondamentali societari. Nel breve periodo, ciò si traduce in maggiore volatilità e, per il momento, mette il premio al rischio sotto una luce diversa” sostiene Eleanor Taylor Jolidon per la quale, dato l’outlook positivo sui mercati azionari e sulla crescita economica globale, i settori ciclici sembrano interessanti.
“Tuttavia, in Svizzera, una vasta gamma di titoli rientra in tale ambito. In considerazione del fatto che siamo scettici riguardo ai prezzi dell’energia, siamo cauti sulle società che sono molto esposte all’industria oil & gas. Detto ciò, siamo favorevolmente colpiti dal settore dell’automotive, che sta performando bene, con i prezzi energetici bassi che fungono da supporto. Questo comporta che le cose potranno andare bene anche per i loro fornitori locali basati in Svizzera. Infine, alcune aziende possono trarre molti vantaggi da un franco forte. Un esempio è Calida. Tale società, infatti, genera un fatturato piuttosto elevato in Svizzera, mentre il suo costo-base si trova principalmente nell’Eurozona” conclude Eleanor Taylor Jolidon.
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