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Metalli preziosi, perché platino e palladio sono da comprare

10 Ottobre 2014 14:10
financialounge -  metalli preziosi opportunità di investimento oro platino
La controprova più evidente della perdita di appeal dell’oro sui mercati la si è constatata giovedi 2 ottobre.

In una giornata caratterizzata dalla fuga degli investitori dal rischio (crollo delle Borse europee, e in particolare Piazza Affari che ha lasciato sul parterre quattro punti percentuali, corsa all’acquisto di bund tedeschi e dei Treasury USA), le quotazioni dell'oro sono ripiegate dello 0,39%: in altri momenti, almeno una parte degli acquisti si sarebbe diretta verso l’oro. Il trend discendente del metallo prezioso è in caduta dai primi di agosto quando le quotazioni si attestavano al di sopra dei 1.300 dollari l’oncia, e sono proseguite senza soluzione di continuità fino a sprofondare negli ultimi giorni al di sotto dei 1.200 dollari: un livello che non veniva lambito dal dicembre 2013 e che ha riportato in territorio negativo la performance del 2014.

D’altra parte il trend negativo che pervade il prezzo dell’oro da circa 18 mesi è comune un po’ a tutti i metalli preziosi.
L’argento, per esempio, ha visto scendere le quotazioni ai suoi minimi degli ultimi quattro anni mentre il prezzo del platino è addirittura al livello inferiore degli ultimi cinque anni. Tuttavia, il platino e il palladio, i cui prezzi sono diminuiti drasticamente nel corso delle ultime settimane, potrebbero rappresentare delle opportunità di investimento a medio lungo termine. Il platino, in particolare, negozia attualmente a prezzi di oltre il 10% al di sotto del suo costo marginale stimato di produzione. Anche se questo non garantisce assolutamente che i prezzi non possano scendere ulteriormente nel breve termine sulla base anche della forza del dollaro statunitense, alcuni analisti specializzati sulle materie prime sottolineano due aspetti che sono potenzialmente molto interessante per gli investitori a lungo termine: la domanda del settore auto in aumento progressivo, e la fornitura vincolata da un declino strutturale dell'offerta (si ricordi il lungo sciopero che ha bloccato per mesi le miniere in Sudafrica).

Alla luce di questi supporti tecnici di mercato, e dal momento che la domanda proveniente dagli Stati Uniti continua a espandersi, che la crescita in Cina è in graduale miglioramento, e che le politiche monetarie restano accomodanti, le quotazioni di Platino e Palladio avrebbero quindi il potenziale per un significativo rimbalzo per la fine di quest'anno e il 2015.
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