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Anja Hochberg

Small e mid cap Europa al centro dell'attenzione

17 Settembre 2014 12:20
financialounge -  Anja Hochberg BCE Europa mercati azionari mercati emergenti mid cap politica monetaria small cap
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Le small e mid cap europee dovrebbero essere le principali beneficiarie delle nuove misure introdotte dalla BCE.

Ne è convinta Anja Hochberg, Investment Strategy – CIO Europe and Switzerland di Credit Suisse dopo aver studiato gli sviluppi della crisi in Europa, le decisioni dell’Eurotower e le valutazioni relative al mercato azionario degli Stati Uniti e del Vecchio Continente.

“Da un punto di vista puramente economico, la lunga crisi economica dell’eurozona ha favorito l’attuazione di una serie di rigorosissime correzioni a livello strutturale. Tra i paesi dell’OCSE, ad esempio, la Grecia è stata al primo posto in termini di riforme adottate, ma anche Spagna, Portogallo, Irlanda e Italia hanno introdotto significative, anche se non ancora sufficienti, riforme strutturali“ spiega Anja Hochberg che poi aggiunge: “Inoltre, grazie ai cambiamenti strutturali in queste nazioni e a un parziale miglioramento della spesa al consumo in Germania, l’Europa si trova in una posizione molto più bilanciata. La regione ha peraltro adottato molte misure «macroprudenziali» per far fronte alle lacune strutturali, come l’assenza di un ente di supervisione del sistema bancario ecc”.

Dopo un rallentamento, che secondo Anja Hochberg sarà temporaneo, già a fine anno l’economia tedesca dovrebbe riprendere slancio, beneficiando anche della ripresa congiunturale globale. L’economia è infatti sostenuta in misura crescente e rilevante dai paesi periferici, come suggeriscono vari indici, tra cui le indagini PMI.

Al contempo, l’attuale basso livello dell’inflazione (e delle aspettative inflazionistiche) ha permesso alla BCE di attuare tre cose:
1) stimolare la ripresa economica;
2) accelerare nuovamente il processo di reflazione;
3) rinvigorire il ciclo creditizio.

Il presidente della BCE Mario Draghi ha successivamente adottato un’ampia gamma di nuove misure che possono essere sintetizzate in tre punti:
a) ulteriore allentamento della politica monetaria tramite il canale dei tassi d’interesse e del cambio;
b) miglioramento del meccanismo di trasmissione monetaria (ovvero accertarsi che il basso livello dei tassi della BCE favorisca la concessione di maggiori prestiti a costi più bassi);
c) chiare indicazioni prospettiche per assicurare agli investitori che la BCE è pronta ad attuare ulteriori misure e non intende cambiare il corso della sua politica.

“Tutti questi provvedimenti forniscono notevole sostegno alla ripresa dell’Europa e accreditano la nostra tesi d’investimento europea” sottolinea Anja Hochberg per la quale l’Europa, sul fronte azionario, è uno dei mercati preferiti.
Innanzitutto, secondo la strategist, rispetto agli Stati Uniti, c’è ancora la possibilità che l’economia riservi delle sorprese positive. In secondo luogo, l’Europa offre un evidente vantaggio in termini valutativi, e anche le revisioni degli utili stanno muovendosi nella direzione giusta. In terzo luogo, nonostante il recente allentamento, la politica monetaria potrebbe diventare ancora più espansiva in futuro. Infine, Anja Hochberg si aspetta un deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro statunitense: ciò dovrebbe favorire un trend rialzista sostenibile per i mercati azionari in euro, che non hanno ancora beneficiato del rally in corso.
In termini di stili, la strategist ritiene che tra i principali beneficiari di questi sviluppi ci saranno le small e le mid cap europee.

Le analisi di Credit Suisse mostrano chiaramente che:
1) la performance delle small e mid cap europee è molto più sensibile al rafforzamento degli indicatori anticipatori, ovvero le small cap traggono maggiore vantaggio da un chiaro miglioramento del ciclo economico;

2) in base all’esperienza statunitense dell’effetto dell’allentamento quantitativo, le società a bassa e media capitalizzazione beneficiano sproporzionatamente di qualsiasi ulteriore allentamento della politica monetaria, pertanto le small e mid cap europee dovrebbero essere le maggiori beneficiarie dei recenti interventi della BCE;

3) un aumento dei tassi d’interesse di mercato per effetto dell’accelerazione della crescita (come previsto dal nostro scenario) sembra avere una correlazione positiva con la performance delle small e mid cap;

4) a livello di valutazioni, le small e mid cap, anche dopo il brillante recupero, appaiono ancora più convenienti rispetto alle large cap.

“Il graduale cammino verso la normalità congiunturale è ancora lungo. Oltre agli evidenti miglioramenti strutturali, l’Europa dovrebbe presentare un quadro favorevole anche sul fronte azionario, essendo ben posizionata per trarre vantaggio dall’allentamento monetario e dalle valutazioni eque; e soprattutto grazie all’indebolimento dell’euro dovrebbe essere in grado di aumentare nuovamente gli utili societari. I nostri portafogli globali sovrappesano pertanto le azioni europee, con le small e mid cap della regione che appaiono particolarmente appetibili” conclude Anja Hochberg.
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