Fed: gli acquisti di bond sospesi entro ottobre

Un altro tassello del puzzle va al suo posto: la pubblicazione dei verbali dell’incontro della Fed ha permesso di rivelare che nei prossimi tre meeting la banca centrale americana archivierà il cosiddetto tapering, ovvero la riduzione dell’acquisto mensile di bond USA.

L’istituto centrale degli States, che ha ampliato il proprio bilancio fino a 4.400 miliardi di dollari per garantire la massima liquidità al sistema, continua ancora ad acquistare titoli obbligazionari a medio lungo termine sul mercato secondario per un controvalore di 35 miliardi al mese: un flusso che dovrebbe essere azzerato nel corso dei prossimi tre vertici della Fed, in ognuno dei quali verrà adottato un taglio di 10 miliardi e uno finale da 15 miliardi. Ma quali potrebbero essere gli impatti di questa decisione?

"Non credo che l'aver anticipato ad ottobre (rispetto a dicembre) la fine del QE (quantitative easing) cambi lo scenario che i mercati finanziari scontavano prima della pubblicazione dei verbali della FED” fa sapere Laura Tardino, strategist di BNP Paribas Investment Partners che poi aggiunge: “La Fed ha leggermente ridotto le stime di crescita ma, anche qui, le ragioni sono vecchie: il brutto primo trimestre a causa delle avverse condizioni climatiche. Le correzioni dei mercati finanziari cui assistiamo in questi giorni sono a mio giudizio fisiologiche dopo mesi di rialzi alcuni investitori prima delle vacanze estive stanno prendendo profitto. Ogni scusa è buona per vendere: la Fed o le trimestrali o qualche brutta notizia "emergente" che in altri momenti avrebbe suscitato poche reazioni, perché non di sostanziale rilevanza, oggi dopo performance stellari induce a vendere”.

Agli investitori Laura Tardino rivolge infine con un consiglio: "Suggerisco di approfittare degli storni per riposizionarsi sull'azionario che, andando avanti nell'anno, continuerà a beneficiare della lenta e graduale ripresa economica e dei tassi di interesse ancora bassi".