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Gli hacker ora minacciano anche l’high frequency trading

24 Giugno 2014 14:12
financialounge -  hacker high frequency trading megatrend settore tecnologico sicurezza
L'attacco al network di un hedge fund statunitense è stato in grado non soltanto di rubare alcuni suoi dati sensibili, ma anche di perturbare il trading ad alta velocità della società. Tuttavia, come rivelato da un imprenditore del settore della sicurezza informatica la scorsa settimana, non si tratta affatto di un caso isolato.

Tesi condivisa da più di una mezza dozzina di esperti di sicurezza informatica che, in recenti interviste, hanno riferito di attacchi telematici all'industria finanziaria USA: negli ultimi due anni, le reti di computer in decine di banche, di hedge funds, di studi legali e di altre società di Wall Street sono stati violate da parte di hacker provenienti soprattutto dai paesi dell'Est europeo.Le incursioni sul settore finanziario sono tra gli attacchi più documentati a livello pubblico e spaziano dalle agenzie governative alle aziende private tra le quali Westinghouse Electric Co. e la US Steel Corp.
Le società del settore sicurezza non hanno identificato i fondi che possono essere stati presi di mira.

Diversi hedge fund che gestiscono miliardi di dollari a New York e nel Connecticut hanno infatti preferito rifiutare di commentare anche perché, a differenza dei mutual fund e dei prodotti d’investimento retail, i fondi speculativi USA non hanno lo stesso obbligo delle società quotate in Borsa di segnalare violazioni alla sicurezza interna.
Fonti di alcune delle società di sicurezza informatica che forniscono alle banche servizi elettronici per l'industria degli hedge fund, per il trading e per l’intermediazione mobiliare, per la gestione e la custodia dei beni, hanno ammesso che i tentativi di intrusione potrebbero avere il potenziale per distruggere i sistemi finanziari internazionali e degli Stati Uniti.
Il pericolo maggiore, sempre secondo queste fonti, è che gli hacker siano in grado di entrare nelle reti interaziendali attraverso una società del gruppo vulnerabile per raggiungere altre società . In questo contesto, dai regolatori, ai legislatori, dalle società finanziarie ai loro clienti, tutti gli attori di mercato sono sotto pressione e stanno investendo centinaia di milioni di dollari in barriere contro assalti digitali.

In una lettera agli azionisti in aprile, l’amministratore delegato di J.P. Morgan Chase & Co., Jamie Dimon, ha detto che la società spenderà quest’anno 250 milioni dollari sulla sicurezza informatica. Lo scenario conferma che il settore della sicurezza è ormai entrato in un vero e proprio megatrend, destinato cioè a durare per molti anni se non decenni.
Gli investitori, quindi, hanno l’opportunità di sfruttarlo tramite i fondi d’investimento e comparti di Sicav specializzati in società che operano dalla sicurezza su internet a quelle nelle telecomunicazioni, dal materiale informatico ai software anti intrusione. Ma anche in ogni altra tipologia di sicurezza: da quelle fisica alla protezione della salute, dalla sicurezza degli accessi e a quella delle identificazioni, dal traffico all'ambiente, dal lavoro e alla difesa dello stato.
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