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Fondi bilanciati

Fondi, come aumentare il profilo di rischio

16 Giugno 2014 16:20
financialounge -  Fondi bilanciati fondi di diritto italiano Fondi obbligazionari livello di rischio mercati azionari portafoglio rendimenti sicav tassi di interesse
All’11 giugno scorso, l’indice generale dei fondi comuni italiani segnava un guadagno del 6,47% negli ultimi 12 mesi mentre quello delle sicav lussemburghesi si attestava a +7,10%: quest’ultima performance è spiegata dal fatto che all’interno dell’indice sono presenti, rispetto all’indice generale dei fondi italiani, percentuali maggiori di fondi azionari e bilanciati e meno di prodotti obbligazionari e monetari.

Non a caso, l’indice dei fondi azionari mostra un +17,20% su base annua, quello dei bilanciati un +10,19%, quello dei flessibili +7,1%, quello degli obbligazionari +5,18% e l’indice dei fondi monetari +0,49%. Tenendo sempre bene a mente che si tratta di performance del passato che non necessariamente si ripeteranno in futuro, si possono fare comunque alcune riflessioni.

La prima riguarda i tassi di interesse delle obbligazioni e, in particolare, dei titoli a reddito fisso a breve termine.
Il rendimento dei fondi monetari annuale (+0,49%) non fa che riflettere un portafoglio diversificato che ha operato in un contesto di tassi al di sotto del punto percentuale: dal momento che tale contesto è il medesimo di un anno fa (anzi, leggermente peggio, perché i tassi monetari sono ulteriormente scesi nel frattempo), è probabile che tale rendimento possa essere anche quello medio di questi fondi fra 12 mesi.

D’altra parte, le obbligazioni hanno ridotto il loro rendimento e, ora in misura maggiore rispetto a 12 mesi fa, sono più vulnerabili al rialzo dei tassi di interesse, mentre le azioni sono diventate più care con molti importanti indici di Borsa al di sopra o prossimi ai picchi storici (come quelli di Wall Street, Francoforte e Londra) e gli altri che hanno toccato i massimi degli ultimi 3 anni.
Ne deriva che, se da un lato è ragionevole ipotizzare un aumento dell’esposizioni alle asset class più rischiose per i sottoscrittori di fondi monetari che ambissero a rendimenti meno deprimenti, dall’altro è indispensabile non farsi prendere dall’euforia.

Si rende cioè necessaria un’analisi dell’orizzonte temporale dell’investimento (cioè il periodo di tempo in cui ragionevolmente non si dovrebbe aver bisogno del capitale investito) e del personale profilo di rischio per stabilire la quota corretta di fondi azionari (o bilanciati oppure flessibili) in cui investire: un approccio che può essere agevolato dalla consultazione del proprio consulente finanziario di fiducia.
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