Contatti

Africa

La Nigeria vuole essere meno greggio dipendente

7 Aprile 2014 09:10
financialounge -  Africa diversificazione Nigeria petrolio sudafrica
Ufficialmente, in base alle statistiche elaborate dalla World Bank, è al secondo posto nella graduatoria della ricchezza annua nel Continente Nero, preceduto soltanto dal Sudafrica. Ma, secondo altre fonti, la Nigeria potrebbe aver già guadagnato la prima poltrona se il conteggio fosse aggiornato opportunamente tenendo conto che l’anno di riferimento del PIL è il 1990 quando il paese era ancora sotto la dittatura e alcuni settori avevano un peso specifico ridotto. In ogni caso, l’economia della Nigeria, che dal 1999 al 2013 ha registrato un tasso medio di crescita dell’8,2%, dovrebbe aumentare il proprio pil del 6,4% quest’anno e di un altro 6,0% nel 2015.

Nonostante tutto questo però, il paese più popoloso dell’Africa con 170 milioni di abitanti, resta troppo dipendente dal petrolio. Basti pensare che le esportazioni di greggio concorrono a coprire il 70% delle entrate di bilancio e valgono il 95% dell’intero controvalore esportato. Ma ora il governo di Pretoria sta puntando a una maggiore diversificazione cercando di attrarre nuove aziende (e investimenti) esteri e di incentivare la manifattura locale per aumentare l’export che non sia soltanto legato al petrolio.

La Nigeria, peraltro, è una nazione molto giovane e con una classe media che sta rapidamente aumentando le proprie disponibilità economiche di spesa. Lo hanno già capito diverse multinazionali come la cinese Lenovo, l’americana McDonald’s, il gruppo farmaceutico francese Sanofi, e parecchi marchi automobilistici: dalla Nissan alla Toyota, dalla Volkswagen alla Tata.
Share:
Trending