Contatti

APF

APF: focus sul servizio di consulenza finanziaria

1 Aprile 2014 14:25
financialounge -  APF consulenza finanziaria giovani promotori finanziari
Parte con il vento in poppa il 2014 per i promotori finanziari. APF, l’Organismo per la tenuta dell’Albo dei Promotori Finanziari ha fatto fronte ad un numero di iscrizioni che nei primi 3 mesi del 2014 sono risultate essere più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2013. Un trend positivo che è stato rimarcato anche nella conferenza “Il servizio di consulenza finanziaria: tra falsi miti e tratti evolutivi” tenutasi lo scorso 26 marzo all’interno del Salone del Risparmio 2014 e che ha visto tra i relatori Joe Capobianco, Direttore Generale APF.

L’agenda dei lavori prevedeva sette capitoli: dai Dati APF (un Albo che si sta rinnovando) al Focus sulle banche (multicanalità e offerta fuori sede), dalle Donne Promotori (l’Albo si tinge di rosa) alle Prove di idoneità alla professione (candidati sempre in aumento), dai Giovani promotori (molti candidati alle prove ma la fascia resta marginale), ai Nuovi supporti alla professione (la piattaforma di apprendimento online per la preparazione degli Aspiranti Promotori) per concludere con un focus sul Promotore finanziario, una figura da sempre in evoluzione.

Tra i principali fattori emersi nei primi 3 mesi del 2014, oltre all’inversione di tendenza dei nuovi iscritti, anche il ribaltamento della composizione dei provvedimenti di iscrizione per superamento della prova (21%) e per possesso dei requisiti professionali (67%) rispetto allo stesso periodo 2013, presumibile effetto anche dell’ingresso di promotori dipendenti di banca nell’Albo: APF ha dunque dovuto intensificare le attività di verifica del possesso dell’esperienza professionale, di cui al D.M. 472/98, necessaria per accedere all’Albo di “diritto”.

Fermo restando che le banche mantengono un approccio distributivo multicanale, nei primi due mesi del 2014 i mandati aperti da parte di dipendenti bancari superano il numero dei rapporti attribuiti a PF agenti. Relativamente agli aspiranti promotori che si sono sottoposti alle prove di idoneità alla professione (oltre n. 4.000 nel 2013), al capitolo dell’età, emerge invece che circa il 58% dei candidati si distribuisce tra i 18 ed i 40 anni di età e di questi il 26% è costituito da giovani sotto i 30 anni (era il 34% nel 2012). I giovani sono interessati alla professione, tuttavia, la criticità risiede nell’ingresso e nella permanenza nel mondo del lavoro: i promotori under 30 iscritti all’Albo nel 2013 sono infatti pari a solo l’1,8% del totale della popolazione (2,0% nel 2012 ed il 14% nel 2002).

Da notare poi che da una survey condotta da APF su un campione di circa 250 ex PF attivi under 30 anni, il 67% dei giovani neopromotori senza più un mandato sarebbe disposto a riprendere l’esercizio della professione con maggiori garanzie economiche (remunerazione adeguata, assegnazione di portafoglio clienti iniziale) e assistenza (supporto di promotori senior e formazione costante da parte dell’intermediario).

Il capitolo finale della conferenza è stato dedicato al ruolo, in continua evoluzione, del promotore finanziario. Spicca una forte concentrazione del settore a seguito di fusioni ed acquisizioni, riduzione del numero di promotori, aumento del portafoglio medio del promotore, integrazione con i servizi bancari.
In parallelo si assiste ad una richiesta di forte aumento delle competenze (tipologia e profondità dei contenuti), alla ricomparsa della del figura del tutor e un’evoluzione dei modelli distributivi mentre arrivano i grandi istituti di credito.

Una delle conclusioni cui giunge la conferenza, prende spunto dallo standing professionale della categoria che si è elevato notevolmente e dal servizio di consulenza, prestato dagli intermediari attraverso i promotori che ha assunto importanza via via crescente, al punto che sono in corso proposte di modifica della denominazione di “promotore finanziario”, ritenendosi tale dizione non più adeguata a connotare il servizio prestato.
Share:
Trending