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Anja Hochberg

Per Credit Suisse, l’Italia nel 2014 è “Outperform”

4 Febbraio 2014 10:10
financialounge -  Anja Hochberg BCE Europa francia germania italia mercati azionari paesi periferici politica monetaria
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Mentre gli indicatori relativi al ciclo segnalano un ulteriore miglioramento economico in Europa, la possibilità che la BCE possa tagliare il costo del denaro con un conseguente indebolimento dell’euro è visto dagli esportatori della zona euro come un fattore positivo di supporto.

In questo scenario, Anja Hochberg, Responsabile degli Investimenti per Europa e Svizzera di Credit Suisse resta positiva sulle obbligazioni periferiche (all’interno delle quali favorisce l’Italia) e sulle azioni tedesche assegnando al mercato azionario italiano una promozione a «outperform».

“Dopo una lieve debolezza verso fine anno, gli indicatori anticipatori europei segnalano ora il proseguimento del miglioramento economico. Un aspetto particolarmente significativo è che gli indici dei direttori d’acquisto hanno acquisito nuova dinamica e potrebbero persino sorprendere al rialzo” sottolinea Anja Hochberg che poi prosegue:

“Un’altra nota estremamente positiva è la presenza di tali miglioramenti su base paneuropea, per esempio nei paesi periferici e in Francia, che verso la fine dell’anno avevano registrato risultati economici piuttosto negativi. Sussiste un risvolto positivo a inizio anno in termini di riforme economiche, specialmente in Francia. Il tentativo del presidente Francois Hollande di dare nuovo slancio al potenziale economico in Francia affrontando il problema della scarsa competitività (vale a dire degli elevati costi del lavoro per le aziende) e i deficit strutturali implica ancora significativi rischi sul piano dell’implementazione, pur essendo certamente un primo passo nella giusta direzione”.

A quanto pare, fa poi notare Anja Hochberg, i rischi politici sono diminuiti anche in Italia: l’ampio consenso che Matteo Renzi sembra essersi assicurato potrebbe portare a una nuova legge elettorale, in grado di fornire una maggiore stabilità politica in futuro.
Nonostante questi miglioramenti sul fronte politico ed economico, la BCE ha ribadito di disporre dell’opzione di un ulteriore allentamento della politica monetaria. Tuttavia ciò non è solamente il risultato dell’assunzione di decisioni politiche prudenti, bensì un tentativo di favorire l’attuale crescita economica.

“I nostri economisti intravedono ora una possibilità superiore al 50% di un nuovo leggero taglio dei tassi da parte della BCE. Gli esportatori andrebbero ad accogliere favorevolmente il potenziale impatto di indebolimento dell’euro eventualmente determinato da altri tagli, oltre che un’ulteriore riduzione dei costi associati al credito. In questo contesto, sottolineiamo altresì che abbiamo assistito a un altro visibile miglioramento, poiché i costi di rifinanziamento per le PMI in periferia – uno dei grandi rischi restanti in Eurolandia – hanno cominciato a calare” afferma Anja Hochberg che poi passa a indicare la strategia d’investimento europea:

“Riproponiamo pertanto gli investimenti in Europa come una delle nostre idee d’investimento core. Sebbene abbia registrato un’underperformance per gran parte dell’anno scorso, ora il mercato azionario europeo sembra godere di un andamento favorevole, e mette a segno afflussi significativi. Crediamo che ciò continuerà, ritenendo ancora che le valutazioni forniranno un notevole sostegno”.

Per Anja Hochberg, l’atteso incremento della dinamica economica dovrebbe sospingere le prospettive degli utili in Eurolandia, in particolare quando alla crescita top-line si affiancherà un’elevata leva operativa. Ecco perché Anja Hochberg si dichiara particolarmente positiva sulla Germania.

Tuttavia, considerando i recenti miglioramenti economici e politici in Italia e l’imminente variazione del trend degli utili in un quadro caratterizzato dalle prime revisioni positive degli utili e da una base caratterizzata da valutazioni molto basse, Anja Hochberg ha altresì promosso il mercato azionario italiano, confermando la posizione neutrale sulla Spagna mentre la Francia resta al livello più basso della classifica del Credit Suisse per quanto riguarda le preferenze dei mercati azionari europei.

“Tuttavia continueremo a osservare molto attentamente il progresso registrato in termini di implementazione di nuove riforme per una sua potenziale promozione a neutrale. Il mercato obbligazionario italiano resta il nostro favorito in Europa. Rileviamo un sostegno fondamentale del mercato e un’ininterrotta dinamica tecnica. Il carry resta interessante e giustifica il rating di outperform. Tuttavia, vista l’avanzata compressione degli spread, non aggiungeremmo delle posizioni. Anche la Spagna appare interessante, seppur in misura minore. La Germania resta un market performer. A nostro giudizio il differenziale di rendimento offerto dalla Francia (underperform) non fornisce ancora una compensazione sufficiente agli investitori per i restanti problemi strutturali del paese” conclude Anja Hochberg.
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