Le riforme della Cina piacciono ai mercati asiatici

Gli indici azionari asiatici hanno aperto la settimana in rialzo dopo che i rischi di credito regionali sono diminuiti all’annuncio della Cina che si è detta disposta a svolgere la più ampia espansione delle libertà economiche dal 1990.

La rupia indiana, una delle valute più bersagliate negli scorsi mesi proprio per la crisi del credito (oltre che per le problematiche macro economiche dell’India), sta registrando il suo più grande guadagno in un mese, mentre il petrolio e i metalli industriali segnano una contrazione. L’Hang Seng Index di Hong Kong e lo Stock Exchange Composite Index di Shanghai sono in rialzo di oltre due punti percentuali e mezzo.

A trainare gli umori degli investitori asiatici, la notizia che i leader cinesi si sono impegnati a consentire investimenti privati nelle industrie controllate dallo Stato e ad espandere i diritti alla terra dei contadini.

"Dopo una iniziale reazione negativa alla fine dei lavori del Terzo Plenum cinese, si registra ora questo entusiasmo perché, conoscendo meglio i dettagli, sembra che questo possa essere un vero e proprio cambiamento rivoluzionario" ha dichiarato Nader Naeimi, responsabile dell’asset allocation dinamica di un'importante Casa d'Investimento, che poi ha aggiunto: “L'inversione di tendenza della fiducia e il miglioramento dei dati macro dovrebbero spingere gli indici del mercato azionario ancora più in alto nel 2014".