Lo stallo politico USA favorisce Italia e Spagna

Oggi è il decimo giorno consecutivo dello shutdown americano, cioè della chiusura di uffici e servizi “non essenziali” che sta lasciano senza occupazione circa 800 mila lavoratori federali. Inoltre c’è lo spettro del default del Tesoro USA qualora entro il prossimo 17 ottobre non venga alzato il tetto del debito Usa attualmente bloccato a 16.700 miliardi di dollari.

Una situazione che, giorno dopo giorno, sta diventando critica per i mercati ma che sembra invece giovare ai Paesi periferici della zona euro, in particolare all’Italia e alla Spagna. Ieri se ne è avuta l’ennesima conferma. Le aste dei titoli di stato italiana e spagnola hanno registrato richieste molto superiori ai pur ingenti ammontari emessi: il Btp scadenza maggio 2021 è stato collocato ieri per 5 miliardi a fronte di richieste per 11 miliardi, due terzi delle quali provenienti dall’estero.

Successo ripetuto nell’asta odierna dei Bot a 1 anno che hanno ricevuto richieste per 14,65 miliardi a fronte di 8,5 miliardi di offerta con un tasso di rendimento lordo peraltro in calo allo 0,999% dall’1,34% della precedente asta. La tendenza, d’altra parte è chiara: dal 1 ottobre, primo giorno dello shutdown USA, le Borse di Milano e Madrid hanno guadagnato terreno rispetto a Wall Street mentre i titoli di Stato italiano si sono rafforzati.

In particolare, in questo periodo, l’indice Ftsemib di Piazza Affari ha guadagnato il 6,4%, l’Ibex 35 di Madrid il 2,8% mentre l’Eurostoxx è rimasto stabile (+0, 1%) e l’S&P500 ha perso l’1,5%. Nello stesso intervallo di giorni, il btp decennale italiano ha visto scendere il rendimento (che viaggia in direzione opposta ai prezzi) dal 4,56% al 4,37% mentre il Treasury USA a 10 anni ha registrato un incremento del tasso dal 2,63% al 2,66%.