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Fondi UCITS alternativi: gli hedge fund per il retail

di Oliver Wiedemeijer 18 Giugno 2013 20:00
financialounge -  Credit Suisse fondi alternativi hedge fund liquidità livello di rischio Oliver Wiedemeijer regolamento di gestione ucits ucits IV
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L’attuale contesto di tassi ai minimi storici spinge molti investitori a cercare fonti di rendimento alternative. Al centro dell’attenzione figurano le strategie che promettono rendimenti allettanti. Gli hedge fund riscuotono quindi crescente successo soprattutto tra gli investitori che non possono assumersi rischi azionari.

Nel confronto storico, in termini assoluti e corretti per il rischio esibiscono risultati migliori rispetto ad altre classi di attivi, contribuendo inoltre a ottimizzare il profilo di rischio-rendimento di un portafoglio misto. Mentre in passato gli hedge fund venivano costituiti quasi esclusivamente sotto forma di strutture di fondi offshore, negli ultimi anni hanno acquistato crescente importanza anche i veicoli onshore, e segnatamente i fondi UCITS alternativi.

Il quadro normativo UCITS disciplina le questioni di massima priorità per gli investitori, ovvero l’esigenza di disporre di fondi liquidi e trasparenti. Negli ultimi tempi, inoltre, sono sempre più numerosi i gestori di hedge fund che optano per strutture di fondi conformi alle direttive UCITS, accrescendo così costantemente la varietà dei fondi disponibili. I fondi UCITS alternativi sono però esposti a critiche, in particolare per quanto concerne le commissioni, la performance o l’impiego di strutture basate su swap.

Un valido strumento di sostegno normativo UCITS, acronimo di «Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities» (organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari), designa un insieme di norme dell’UE in materia di fondi, studiate soprattutto allo scopo di tutelare maggiormente gli investitori. Nel 1985, quando tali norme sono state introdotte, erano rivolte innanzitutto ai fondi tradizionali. Poiché, però, i mercati finanziari si sono evoluti nel tempo e gli strumenti d’investimento sono diventati più complessi, la loro portata è stata progressivamente ampliata.

Le ultime direttive emanate, denominate UCITS IV, sono entrate in vigore nel 2011. La gamma di strumenti d’investimento ammessi è decisamente superiore rispetto a quella prevista dalle precedenti disposizioni, e le limitazioni relative all’utilizzo di derivati sono state notevolmente allentate. In questo modo la struttura è stata aperta anche a fondi che perseguono strategie alternative, vale a dire strategie di hedge fund.


Fondi UCITS alternativi – il nuovo fiore all’occhiello del settore degli hedge fund
Le direttive UCITS sono diventate un marchio di qualità riconosciuto su scala globale per fondi d’investimento regolamentati. Sono perciò sempre più numerosi gli hedge fund che lanciano veicoli onshore conformi alle normative UCITS. In questo modo, il patrimonio gestito dei fondi UCITS alternativi tra il 2008 e il 2012 è raddoppiato, superando quota 200 miliardi di dollari americani. Inoltre, rinomati gestori di hedge fund come ad esempio Brevan Howard, Winton o AQR offrono con successo fondi UCITS alternativi, il che ha determinato un ampliamento dell’universo d’investimento e creato le basi per una maggiore fiducia tra gli investitori.

La crescente popolarità dei fondi UCITS alternativi è tra l’altro riconducibile al fatto che le disposizioni UCITS IV ovviano ad alcune delle maggiori lacune degli hedge fund sulle quali gli investitori puntano il dito dalla crisi finanziaria e borsistica del 2008, ovvero la liquidità, la trasparenza e la gestione del rischio.

Diversamente dagli hedge fund offshore, che di norma offrono la possibilità di effettuare riscatti su base mensile o trimestrale, i fondi UCITS alternativi devono consentire i riscatti a cadenza almeno bimensile. In effetti, oltre tre quarti dei fondi UCITS alternativi offrono una liquidità quotidiana e la maggior parte degli altri su base settimanale. La trasparenza è una delle disposizioni UCITS più importanti, finalizzata a migliorare la tutela degli investitori.

Esistono pertanto chiare direttive per la rendicontazione, il reporting sulla performance nonché la comunicazione dell’obiettivo di rendimento, del processo d’investimento e dei rischi d’investimento. I fondi UCITS alternativi devono, tra l’altro, soddisfare specifici requisiti in materia di gestione dei rischi, rischio di controparte e rendicontazione sui rischi.
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