asset allocation
Sempre pronti alle nuove opportunità
26 Febbraio 2013 08:00
Nel 2012 i fondi azionari hanno offerto un rendimento medio del 12,71% mentre i fondi obbligazionari hanno messo a segno un rialzo medio del 9,04%: nello stesso anno, i fondi monetari hanno guadagnato il 2,54%. Nel 2011, invece, a fronte di una perdita media del 13,28% dei fondi azionari e dello 0,49% per i fondi obbligazionari, i monetari avevano guadagnato lo 0,83%.
Come si può notare, a seconda dell’annata finanziaria, il posizionamento sui prodotti legati alla gestione della liquidità può risultare penalizzante o favorevole all’investitore. In virtù di questo fenomeno, le più importanti case d’investimento nell’enunciare le loro previsioni di Borsa ricordano agli investitori di preservare una quota del proprio portafoglio per la liquidità. Questo perché si verifica spesso l’occasione di poter approfittare di situazioni favorevoli di mercato per impiegare le disponibilità liquide.
Proviamo a fare qualche esempio.
Subito dopo il fallimento della banca d’affari USA Lehman Brothers, i fondi obbligazionari specializzati sulle convertibili persero in pochi mesi oltre il 30%. Chi avesse acquistato quei fondi a fine 2008, dopo sei mesi avrebbe guadagnato il 20% mentre mantenendoli per un anno avrebbe realizzato una perfomance del 40%. Stesso discorso nel marzo 2009, quando l’indice S&P500 di Wall Street arrivò a toccare 677 punti: acquistando un buon fondo azionario USA l’investitore avrebbe potuto realizzare una plusvalenza del 17% in soli tre mesi, del 29% in sei mesi e addirittura del 52% in un anno.
Senza dimenticare, infine, chi ha creduto nell’Italia proprio nel momento più critico dei titoli di stato sottoscrivendo BTP nel novembre 2011: dopo soli tre mesi avrebbe realizzato un guadagno del 14,7% mentre mantenendoli in portafoglio per un anno il rendimento sarebbe ammontato al 22,8%. Esempi che fanno capire come, insieme ad una intelligente asset allocation di lungo periodo, la strategia tattica della gestione della liquidità possa offrire interessanti occasioni di guadagno.
Come si può notare, a seconda dell’annata finanziaria, il posizionamento sui prodotti legati alla gestione della liquidità può risultare penalizzante o favorevole all’investitore. In virtù di questo fenomeno, le più importanti case d’investimento nell’enunciare le loro previsioni di Borsa ricordano agli investitori di preservare una quota del proprio portafoglio per la liquidità. Questo perché si verifica spesso l’occasione di poter approfittare di situazioni favorevoli di mercato per impiegare le disponibilità liquide.
Proviamo a fare qualche esempio.
Subito dopo il fallimento della banca d’affari USA Lehman Brothers, i fondi obbligazionari specializzati sulle convertibili persero in pochi mesi oltre il 30%. Chi avesse acquistato quei fondi a fine 2008, dopo sei mesi avrebbe guadagnato il 20% mentre mantenendoli per un anno avrebbe realizzato una perfomance del 40%. Stesso discorso nel marzo 2009, quando l’indice S&P500 di Wall Street arrivò a toccare 677 punti: acquistando un buon fondo azionario USA l’investitore avrebbe potuto realizzare una plusvalenza del 17% in soli tre mesi, del 29% in sei mesi e addirittura del 52% in un anno.
Senza dimenticare, infine, chi ha creduto nell’Italia proprio nel momento più critico dei titoli di stato sottoscrivendo BTP nel novembre 2011: dopo soli tre mesi avrebbe realizzato un guadagno del 14,7% mentre mantenendoli in portafoglio per un anno il rendimento sarebbe ammontato al 22,8%. Esempi che fanno capire come, insieme ad una intelligente asset allocation di lungo periodo, la strategia tattica della gestione della liquidità possa offrire interessanti occasioni di guadagno.
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