La strategia pair trading

Il "trading di coppia", noto agli addetti ai lavori come pair trading, è una strategia di portafoglio che consiste nell'aprire una posizione al rialzo su un titolo e una al ribasso su un altro titolo dello stesso settore: talvolta è costituita da una posizione al rialzo su un settore e una al ribasso su altro settore dello stesso indice o listino azionario.

Nell’ambito delle operazioni di arbitraggio di Borsa, il pair trading ha assunto un ruolo crescente come strumento di ricerca di rendimento a basso rischio, in quanto si configura come strategia di generazione di performance non correlata all’andamento del mercato. Infatti la tecnica che sta alla base dell’approccio pair trading permette di catturare anomalie sui corsi di due titoli mantenendo una posizione neutrale sul mercato.

Questa tecnica, tuttavia, richiede competenze professionali in ambito finanziario molto superiori alla media e, per questa ragione, viene spesso utilizzata dai grandi investitori istituzionali ed hedge funds e rappresenta un ottimo approccio in un mercato laterale e con volatilità crescente.

Facciamo qualche esempio pratico.
Consideriamo il settore delle utilities europee e poniamo che il primo trading di coppia adottato nel 2012 sia stato quello di avere come posizione long (rialzista) quella sul titolo tedesco E.on e come posizione ribassista (short) quello di un’altra utilities tedesca la Rwe: ebbene nei 12 mesi, da gennaio a dicembre, il guadagno medio sarebbe oscillato intorno al 15% con una chiusura a fine anno a +25%. Stesso comportamento nel caso di un pair trading tra Terna (posizione long) e Snam (posizione short): la differenza tra la performance del +16,3% di Terna e del +3,9% di Snam, avrebbe permesso di realizzare un rendimento netto del 12,4% a fine dicembre 2012.