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Perché puntare sui dollari USA e vendere i bund tedeschi

Le politiche espansive dell’amministrazione Trump dovrebbero continuare a sostenere il dollaro USA mentre i tassi dei bund 30y potrebbero arrivare al 2% a fine anno.

11 Aprile 2017 09:20
financialounge -  bund dollaro Edoardo Ugolini gestione attiva mercati azionari mercati emergenti mercati obbligazionari Zest Asset Management

Una gestione molto attiva in ambito azionario, con scelte selettive, sia al rialzo che al ribasso, in selezionati mercati (quelli emergenti in particolare). Una conferma sulle potenzialità di rialzo del dollaro americano e quello australiano e di ribasso sullo yen giapponese. L’azzeramento delle posizioni short ribassiste sui Treasury USA a 30 anni ma il mantenimento di quelle, sempre al ribasso, sui bund tedeschi a 30 anni.

Sono alcune delle principali scelte di portafoglio rivelate in questa intervista esclusiva da Edoardo Ugolini, Portfolio Manager gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0397464685"]Zest Absolute Return Var 4 [/tooltip-fondi]di Zest AM

Perché durante il mese di marzo avete ridotto l’esposizione azionaria?

"Perché ci attendevamo una correzione o un pausa nei mercati. Si è trattato quindi di una mossa tattica e non strategica. "

Sempre in ambito azionario, avete riaperto le posizioni long (rialziste) sul mercati emergenti (dopo averle momentaneamente chiuse a inizio marzo) finendo il mese a +8% di esposizione: perché questa doppia mossa di portafoglio e perché avete mantenuto le posizioni sulla volatilità?

"Abbiamo notato che i mercati dopo una pausa stavano riprendendo il loro trend al rialzo e, di conseguenza, abbiamo riaperto gradualmente le posizioni. Abbiamo invece tenuto in portafoglio le posizioni sulla volatilità alla luce delle prossime elezioni in Europa e delle tensioni geopolitiche in Siria."

Passiamo alle valute: perché ritenete che il dollaro USA e quello australiano possano ancora rivalutarsi mentre lo yen dovrebbe indebolirsi?

"Il dollaro USA ha possibilità di apprezzamento per le politiche monetarie della FED (rialzo tassi) e per la politica espansiva di Trump (con conseguente rialzo dell’inflazione). Mentre il più svantaggiato sarà lo yen giapponese rispetto all’euro che invece sarà sostenuto dalla buona performance economica della zona euro. Lo yen, invece, sembra destinato a svalutarsi di più contro il biglietto verde alla luce delle politiche della Bank of Japan che sono mirate proprio alla svalutazione della divisa nipponica."

Infine, nel segmento del reddito fisso avete chiuso la posizione short (ribassista) sui Treasury USA 30y ma avete tenuto quella sul Bund 30y (-5%): quali le motivazioni?

"Il bund prezza l’inflazione tedesca. La Germania, se vuole tenere unita la zona euro, dovrà accettare un relativo surriscaldamento della propria economia così da premettere alle altre economie di accelerare. Non più svalutazione interna quanto piuttosto una rivalutazione tedesca. Il bund trentennale tedesco rende attualmente l’1,1% e penso possa arrivare a offrire un rendimento del 2% per la fine dell’anno, registrando quindi perdite in conto capitale (dal momento che i prezzi si muovono in direzione opposta ai rendimenti). Il Treasury USA, invece, sarà protetto proprio dal rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve americana."
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