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Azionario USA, la selezione e la pazienza faranno la differenza

25 Gennaio 2016 12:48
financialounge -  mercati azionari Pasquale Corvino USA Wall Street Zest Asset Management
L’accelerazione della correzione di Wall Street è stata l’occasione per selettivi acquisti mirati ad investire a sconto in titoli di aziende con solidi fondamentali e con quotazioni di mercato sottovalutate rispetto ai valori intrinseci. A rivelarlo, in questa intervista esclusiva a FinanciaLounge è Pasquale Corvino, Manager di Zest Asset Management e gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU1216084993"]Zest North America Pairs Relative[/tooltip-fondi].

Dottor Corvino, lei aveva notato a dicembre che i mercati apparivano vulnerabili ed un approccio paziente e prudente si rendeva pertanto necessario. Che tipo di provvedimenti ha adottato in queste prime turbolente settimane del nuovo anno?
“La nostra esposizione azionaria lunga (orientata cioè al rialzo) ad inizio anno era moderata e data la fragilità del mercato abbiamo preferito non intervenire alle prime debolezze degli indici per incrementare il nostro livello di rischio. Successivamente, quando la reazione dei mercati ci è parsa spropositata dato il quadro di riferimento globale, siamo stati compratori in modo selettivo”.

La persistenza dei trend in atto resta solida, i titoli legati alle commodity continuano ad essere fortemente penalizzati, mentre i titoli momentum (legati cioè al trend di breve termine dei flussi di investimento) continuano a fornire buone performance: questo trend penalizza in qualche modo le sue scelte di portafoglio?
“Il nostro approccio si basa sul principio di valore a prezzo ragionevole ossia acquistiamo società che, per varie ragioni, riteniamo sottovalutate e vendiamo società il cui prezzo ci pare superiore al valore da noi stimato. In alcune fasi di mercato, determinati trend sono persistenti e prolungati tanto da richiedere una grossa dose di pazienza che poi viene spesso compensata da una rapida e violenta rivalutazione di mercato”.

Sempre nel mese di dicembre diceva: «A livello settoriale si è notata una minore dispersione dei rendimenti sebbene la gerarchia tra vincitori e perdenti non è mutata». È cambiato qualcosa con questa correzione?
“Nel corso di questa correzione e’ aumentata la rotazione settoriale e la dispersione dei rendimenti a favore dei settori meno rischiosi ed a sfavore dei settori ciclici. A livello di gerarchia tra vincenti e perdenti si è addirittura ampliato il divario tra essi fino a raggiungere livelli relativi talmente estremi da avere pochi precedenti storici”.
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