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Treasury Usa, perché conviene spostarsi sulle scadenze più corte

Dopo il rally dei Treasury USA di gennaio, Holman (TwentyFour AM) suggerisce di ridurre in modo graduale la duration passando alla parte più corta della curva dei governativi statunitensi, meno sensibile a un movimento di rendimenti in rialzo

di Leo Campagna 8 Febbraio 2020 14:00
financialounge -  obbligazioni Treasury Usa TwentyFour Asset Management Vontobel Asset Management

Una scadenza media dei titoli obbligazionari sufficiente a bilanciare il portafoglio e a mitigare la volatilità, privilegiando un’esposizione ragionevolmente ampia e strategica ai tassi ‘privi di rischio’. È questa la ricetta indicata da Mark Holman, CEO di TwentyFour Asset Management (gruppo Vontobel Asset Management) per affrontare al meglio le ultime fasi di un ciclo economico.

UNA SOLUZIONE PER LE FASI DI STRESS DEL MERCATO


Una soluzione che, se da un lato potrebbe limitare il rendimento, dall’altro dovrebbe offrire un apprezzamento del capitale nelle fasi di stress del mercato. Tradotto in pratica, all’inizio del 2020, Holman ha allestito il portafoglio ritenendo che i principali rischi per gli investitori a reddito fisso fossero di natura geopolitica. Lo scenario ipotizzato dall’esperto prevedeva che una nuova escalation avrebbe potuto interrompere il rally degli asset a rischio con possibili ulteriori tagli dei tassi da parte Fed: un contesto favorevole a innescare una significativa rivalutazione dei Treasury statunitensi.

IL RALLY DI GENNAIO DEI TREASURY USA


“Sebbene nessuno avesse previsto lo scoppio di un nuovo coronavirus, il risultato per gli asset ‘risk free’ è stato lo stesso. I tassi dei Treasury Usa a cinque e a dieci anni scesi di circa 40 punti base nel primo mese dell’anno, mentre i prezzi, che si muovono in direzione opposta ai rendimenti, sono invece saliti in media di due punti percentuali e mezzo (indice J.P.Morgan Government US index)” fa sapere Holman.

L’ATTUALE VULNERABILITÀ DEI GOVERNATIVI STATUNITENSI


Il quale chiarisce quale sia adesso il dilemma per gli investitori a reddito fisso. Da un lato ci si interroga sui potenziali impatti dell'epidemia su alcuni settori e aziende, e sull'economia cinese e globale, e che tipo di decisioni saranno assunte dalle banche centrali. Dall’altro, invece, occorre rimanere vigili sulla vulnerabilità che ora presentano i Treasury di fronte ad una ripresa dell’economia.

UN ANDAMENTO A FORMA DI ‘V’


“Di solito l'impatto di tali eventi tende ad assumere un andamento a forma di V, con il Pil che rimbalza rapidamente una volta ripristinato l'ordine. E’ pertanto probabile che, se non interviene nel frattempo qualche altro fattore che alimenta la ‘paura’ sui mercati, il calo dei rendimenti dei Treasury possa essere anch'esso a forma di V” spiega Holman.

RIDURRE IN MODO GRADUALE LA DURATION SUI TITOLI DI STATO USA


Come dire che i guadagni che gli investitori hanno realizzato sui Treasury statunitensi potrebbero essere restituiti. La strategia indicata dall’esperto per mantenere l’esposizione alle asset class prive di rischio – come lo sono i Treasury – consiste nel ridurre in modo graduale la scadenza media dei titoli (duration) passando alla parte più corta della curva degli governativi statunitensi, che sarebbe meno sensibile a un movimento di rendimenti in rialzo. “Una mossa puramente tattica che tuttavia consente di essere prudenti e pragmatici, preservando una posizione strategica di risk-off: perché non si possono escludere altre sorprese mentre si rimane in una fase matura del ciclo del credito” conclude Holman.
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