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Adrien Pichoud

Le partite in corso sul grande tavolo da poker dell’economia mondiale

USA contro Cina, Regno Unito contro UE, senza dimenticare Messico e Turchia: nonostante le sfide aperte l’andamento dell’economia mondiale rimane sostanzialmente positivo.

10 Agosto 2018 16:11
financialounge -  Adrien Pichoud azioni usa dazi Fabrizio Quirighetti portafoglio SYZ Asset Management

Un grande tavolo da poker con diverse partite in corso, tutte dalla posta molto alta, che rischiano di disturbare una crescita che nonostante tutto rimane positiva. Adrien Pichoud, Chief Economist e Portfolio Manager di SYZ Asset Management, riassume in questo modo la situazione attuale dell’economia mondiale.

UN GRANDE TAVOLO DA POKER


La principale partita a poker, rileva Pichoud, è quella in corso tra USA e Cina, “entrambi pronti a chiamare il bluff dell’altro e far crescere il piatto”. Se per Donald Trump i dazi sono un modo per mostrare forza in vista delle elezioni di metà mandato, da parte loro i cinesi sembrano intenzionati a rispondere con altri dazi “puramente per reciprocità”. Ma le altre partite di poker in corso, secondo Pichoud, non sono trascurabili per importanza. A partire da quella tra Regno Unito e UE sulla Brexit, quella tra Erdogan e il mercato dei cambi sfociata nel tracollo della lira turca e, per finire, tra il presidente del Messico e gli investitori internazionali.

ANDAMENTO POSITIVO


“Al di là del rumore di superficie – commenta Pichoud - l’economia mondiale mostra per lo più un andamento ancora positivo, in termini di crescita, con la domanda interna che sostiene l’attività nei mercati sviluppati. Tuttavia, le incertezze legate a quelle partite di poker in corso sono un rischio per le prospettive globali, dato che il sentiment negativo potrebbe pesare sulla crescita”.

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TORNA LA GEOPOLITICA


Parte dai fattori geopolitici anche l’analisi di Fabrizio Quirighetti, CIO, Co-Head of Multi Asset di SYZ Asset Management, relativa all’asset allocation del mese di agosto. “Sebbene la ripresa globale sia per lo più alle nostre spalle, manteniamo al momento una certa propensione al rischio, ma con prudenza” spiega l’esperto di SYZ AM che conferma l’ottimismo sull’azionario con una preferenza per gli Stati Uniti.

PREFERENZA PER L’AZIONARIO USA


Pur riconoscendo che la ripresa negli USA sia “in gra parte realizzata”, Quirighetti ritiene prematuro intervenire sui portafogli. Sui mercati emegenti, invece, il quadro sembra essere più disomogeneo “ma secondo le nostre aspettative dovrebbe migliorare di pari passo con l’assestamento del dollaro” commenta l’esperto di SYZ che ritiene “sotto contollo” il rallentamento della Cina.

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ATTENZIONE ALLA DURATION


“Abbiamo mantenuto un posizionamento orientato al rischio e una lieve avversione nei confronti della duration – spiega Fabrizio Quirighetti - in quando l’evoluzione più ovvia per i tassi è tuttora al rialzo. In ogni modo, a parziale copertura dell’esposizione al rischio, se mai le tensioni commerciali dovessero inasprirsi abbiamo confermato il posizionamento azionario chiaramente sbilanciato a favore degli Stati Uniti in termini geografici, evitando particolari preferenze settoriali a livello mondiale. Per quanto riguarda il reddito fisso, un leggero incremento dell’esposizione al credito europeo - o quanto meno un sovrappeso relativo rispetto a quello USA - sembra un modo efficace di riconoscere la crescita in atto in Europa”.
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