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Christine Lagarde

Donne e lavoro: la finanza è un club per soli uomini?

Nel Regno Unito solo un gestore su dieci è donna, nonostante spesso le performance rosa siano migliori: il punto sull’attuale condizione femminile nel mondo degli investimenti.

8 Marzo 2018 07:50
financialounge -  Christine Lagarde Claire Shaw donne parità di genere SYZ Asset Management

Nei prossimi otto anni il PIL mondiale potrebbe aumentare più di due punti percentuali se il gap di partecipazione delle donne all'economia si dimezzasse, stima un rapporto dell'OCSE. Stereotipi e pregiudizi sulle donne fanno pagare al mondo un significativo costo di mancata crescita. Anche il mercato del lavoro, nell’ambito dell’economia, subisce molta pressione dalla contiguità con il mercato dell’alta finanza, in una sorta di gara sul campo a chi è più macho. Partendo dai ruoli più prestigiosi, per esempio, dopo l’arrivo di Jay Powell alla Federal Reserve al posto di Janet Yellen, Christine Lagarde, direttore del Fondo Monetario Internazionale, è rimasta l’unica donna alla guida di una istituzione di rilievo internazionale.

A che punto è il percorso della donna verso la parità di genere nel settore degli investimenti?

“C’è ancora molta strada da fare in un settore a prevalenza maschile - dichiara Claire Shaw, Portfolio Manager del fondo OYSTER European Mid & Small Cap di SYZ Asset Management - I dati recenti dimostrano che la scarsità di donne tra i gestori di fondi nel Regno Unito è, in egual misura, sconcertante e desolante. Solo un gestore di fondi su dieci è donna. Si tratta decisamente di un club per soli uomini e ci vorranno anni per cambiare le cose”.

Le donne costituiscono un immenso serbatoio di talento nel mondo del lavoro e rappresentano più della metà del mercato dei beni di consumo. Raggiungere le consumatrici e sviluppare il talento femminile è essenziale per far fronte alle sfide del ventunesimo secolo. È dimostrato infatti che un miglior equilibrio di genere - a tutti i livelli, ma soprattutto ai piani alti - porta a risultati migliori.

Perché allora sono ancora così poche le donne in ruoli di leadership? Perché in tutto il mondo continua a persistere un divario salariale fra uomini e donne?

“I pensatori progressisti del settore - commenta Claire Shaw - riconoscono i vantaggi della diversità e nei prossimi anni assisteremo a una maggiore presenza di donne nelle funzioni di responsabilità. In Europa, mi è già capitato di incontrare responsabili dell’asset allocation che richiedevano specificatamente gestori di fondi donne o team di investimento composti da persone di genere femminile. Purtroppo nel settore finanziario le donne devono ancora abbattere alcuni muri. Ciò riguarda anche il divario degli stipendi tra uomo e donna, la possibilità di occupare ruoli dirigenziali e di essere maggiormente presenti nei consigli di amministrazione”.

Le donne nel mondo del lavoro costituiscono dunque una necessità economica ed una gigantesca opportunità. Sono portatrici di attitudini e di capacità diverse, favorirne l'ascesa alle posizioni di vertice è urgente per assicurare una crescita sostenibile dell'economia?

“Le donne possono incrementare la performance degli investimenti“, continua la Shaw. Alcuni studi hanno dimostrato come le donne superino le performance ottenute dagli uomini, in quanto detengono investimenti più diversificati con posizioni meno rischiose. Ciò indica che le donne possiedono innate qualità che consentono loro di generare un alfa costante senza assumere rischi eccessivi. Se il settore della gestione patrimoniale riuscisse a integrare più talenti femminili, potremmo assistere all’inizio dell’era della donna alfa gestore di fondi“.

Il lavoro flessibile farà emergere nuovi talenti femminili?

“La flessibilità spingerà le donne ad orientarsi verso la gestione di fondi aumentando così la diversità che, come è stato dimostrato, favorisce la performance aziendale. Sono fermamente convinta che si possa essere madre e fare carriera, le donne non dovrebbero essere costrette a scegliere e il settore dovrebbe sostenerle maggiormente. Le società più progressiste stanno già dando il buon esempio, facendo in modo che i genitori possano coniugare famiglia e carriera, aumentando la presenza femminile tramite strategie di reclutamento mirate”.
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