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Biennio 2018-2019: PIL in crescita, ma i tassi d’interesse aumenteranno

Riviste al rialzo le stime di crescita delle principali economie sviluppate, della Cina e degli altri emergenti. Ma secondo Wade (Schroders) la Fed effettuerà sei rialzi dei tassi.

14 Marzo 2018 15:07
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La crescita economica che già procede in modo vigoroso e diffuso in tutte le aree del mondo potrebbe sorprendere al rialzo sia quest’anno che nel 2019. In parallelo, però, anche la dinamica dei tassi di interesse dovrebbe proseguire in modo leggermente più spedito di quanto stimato. Sono queste, in estrema sintesi, le ultime previsioni espresse da Keith Wade, Chief Economist & Strategist di Schroders, formulate sulla base del piano del presidente Trump che prevede di incrementare di 300 miliardi di dollari la spesa pubblica americana.

IL BIPARTISAN BUDGET ACT 2018


“Gli effetti del Bipartisan Budget Act 2018, che ha dettagliato questo progetto e che include anche ulteriori 90 miliardi di dollari di spesa legati alla ricostruzione post catastrofi naturali, si sentiranno infatti ben al di là dei confini statunitensi” puntualizza lo strategist che, sulla scia di questi dati, ha alzato le stime di crescita per quasi tutte le principali economie del mondo e modificato le attese sui tassi di interesse. Più in particolare, Keith Wade ha portato le previsioni di incremento del PIL globale, dal 3,3% al 3,5% per il 2018 e dal 3% al 3,3% per il 2019. Livelli giustificati, secondo l’economista, non soltanto dal programma di spesa pubblica americana ma anche dagli indici PMI, dalla fiducia delle imprese e da quella delle famiglie che si attestano su livelli molto positivi.

CRESCITA USA AL 3,1% QUEST’ANNO


“A dimostrazione di ciò, il nostro indicatore sull’attività economica globale è ai massimi da sette anni” fa sapere Keith Wade che, per gli Stati Uniti ipotizza una crescita del 3,1% (dal 2,5% precedente) per quest’anno e del 2,9% (dal 2,2% precedente) per il 2019. Stesso riutale nella zona euro e anche nel Regno Unito. “Gli ultimi dati macro confermano la nostra idea di una ripresa economica che sta guadagnano slancio e sta ampliando la sua base. Abbiamo aumentato quindi le stime per la crescita del PIL dell’area euro dal 2,3% al 2,6% per il 2018 e dall’1,9% al 2,2% per il 2019” puntualizza Keith Wade che per il Regno Unito stima la crescita del PIL dall’1,6% all’1,7% (per l’anno in corso) e dall’1,4% all’1,5% (per il prossimo anno).

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GIAPPONE UNICA ECCEZIONE


Fa eccezione, tra i paesi sviluppati, il Giappone: il PIL 2018 del Sol Levante, secondo le ultime stime di Keith Wade, non andrà oltre l’1,5% (rispetto all’1,8% precedente previsto. Bene invece la Cina, la cui crescita si posizionerà al 6,6% quest’anno e al 6,5% il prossimo, trainando i mercati emergenti che, nel loro insieme dovrebbero registrare una crescita del PIL aggregato del 5,1% (2018) e del 5% (2019).

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FED VERSO QUATRO RIALZI NEL 2018


L’analisi di Keith Wade si sposta poi sui tassi di interesse. “La banca centrale americana ha iniziato la riduzione del proprio bilancio e, con l’inflazione core in crescita, ci aspettiamo altri quattro aumenti dei tassi di interesse nel 2018 e due nel 2019. Ci aspettiamo tassi al 3% a fine 2019” rivela lo strategist che, relativamente alla zona euro, prevede la conclusione del QE a settembre 2018. Successivamente dovrebbero prendere corpo tre rialzi dei tassi nel 2019, con il tasso di rifinanziamento che raggiungerà lo 0,75% e il tasso sui depositi lo 0,25%. Infine, nel Regno Unito, la principale preoccupazione della Bank of England (BoE) dovrebbe essere quella, secondo Keith Wade, di far salire l’inflazione. “Ci aspettiamo un aumento dei tassi nel 2018, e due nel 2019, arrivando all’1,25%. Prevediamo che il rialzo del 2018 avverrà a novembre, anche se i mercati suggeriscono che potrebbe essere deciso già a maggio” conclude Keith Wade.
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