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Schroders: ecco perché il taglio dei dividendi sarà utile

Schroders stima un ampio impatto del virus sui dividendi, ma in un orizzonte di lungo periodo è preferibile si proteggano i bilanci: mantenere le cedole può portare a distruzione di valore per gli azionisti

di Virgilio Chelli 22 Aprile 2020 07:45
financialounge -  azioni dividendi Morning News Rory Bateman Schroders

La crisi da virus combinata al calo del petrolio sta avendo un forte impatto sulla crescita ma anche sui conti delle aziende, con molti nei settori più colpiti - come turismo e ospitalità, trasporto aereo e vendite retail - che potrebbero tagliare o sospendere i dividendi per un periodo per preservare la liquidità e la sopravvivenza dei business. Inoltre, chi ha ricevuto aiuti dai governo per rimanere in piedi avrà difficoltà a giustificare il pagamento delle cedole mentre anche chi ha capacità finanziaria per continuare a erogarle comprimendo temporaneamente gli utili probabilmente adotterà un approccio cauto.

IN EUROPA DIVIDENDI CONCENTRATI IN UN ARCO DI TEMPO STRETTO


Partendo da questo scenario, Rory Bateman, Head of Equities, di Schroders, fa una panoramica globale della situazione dividendi partendo dalle banche britanniche, che hanno sospeso dividendi e buyback per il 2019 e il 2020 su pressione della Prudential Regulation Authority. In tutto il mondo poi le società devono rimandare i meeting annuali per il lockdown, con conseguente possibile rinvio del dividendo che tipicamente richiede un voto degli azionisti. L’esperto di Schroders nota che l’Europa in particolare vedrà una stagione dei dividendi particolarmente concentrata nei prossimi tre mesi.

L’AZIONARIO BRITANNICO RESTA INTERESSANTE


Inoltre, Bateman sottolinea che gli attuali rendimenti delle azioni non riflettono i dividendi che le società saranno in grado di pagare, ed è probabile che inizieranno a calare nei prossimi mesi, ma di quanto? Molto dipende da come evolverà la crisi, che potrebbe esitare in una ripresa a “V”, ma anche in una depressione globale. L’esperto di Schroders ricorda che nel 2008-09 i dividendi crollarono del 18% in dollari a livello globale e del 15% nel Regno Unito nel 2009-10. Oggi il dividend yield del mercato britannico è superiore al 6% e se crollasse del 25%, l’azionario UK renderebbe comunque più del 4,5%, il che lo rende interessante rispetto a molte altre asset class, secondo la casa d’investimento.

IN ASIA LE SOCIETÀ TENDONO A PRIVILEGIARE LA LIQUIDITÀ


La situazione è diversa nelle diverse aree: nel Regno Unito e in Europa si è sviluppata una “cultura del dividendo”, e potrebbe volerci tempo prima che i dividend yield tornino ai livelli dell’anno scorso, mentre in Asia il pagamento dei dividendi non è così alto in genere perché le società tendono a mantenere livelli di liquidità più elevati, e negli Usa infine i buyback sono particolarmente utilizzati ma potrebbero finire nel mirino perché importanti società che hanno restituito con questo sistema miliardi di dollari agli azionisti ora chiedono miliardi di aiuti allo Stato.

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CHI SACRIFICA I DIVIDENDI PER MANTENERE BILANCI SOLIDI POI RIPARTE PRIMA


Secondo l’esperto di Schroders è possibile che sempre più società in tutto il mondo adottino una policy conservativa sui dividendi, ma le conseguenze delle crisi passate indicano che dopo un paio di anni spesso si torna al modello precedente. I portafogli hanno così davanti una scelta: focalizzarsi solo sulle aziende che non hanno tagliato i dividendi o accettarne la riduzione. Secondo Bateman la seconda opzione ha più senso nel breve termine, dato che le società che privilegiano la liquidità sacrificando i dividendi spesso hanno una ripresa più rapida rispetto a quelle li mantengono a tutti i costi.

L’IMPATTO SUL VALORE INTRINSECO DI UNA SOCIETÀ DI UN TAGLIO TEMPORANEO È MARGINALE


La conclusione di Schroders è che in questa fase è necessario avere un orizzonte di lungo periodo, perché in circostanze estreme è preferibile proteggere i conti che mantenere il dividendo, il che può portare alla distruzione di valore per gli azionisti. L’impatto totale di un taglio temporaneo ai dividendi sul valore intrinseco di una società è estremamente marginale e, per chi investe sul lungo periodo, è importante non perdere di vista questo elemento nelle turbolenze di breve periodo.
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