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Come investire in una fase di crisi? Sei consigli comportamentali da Schroders

Nick Kirrage offre sei punti di vista per affrontare un contesto di mercato complesso, caratterizzato da un’elevata volatilità che provoca grande incertezza tra gli investitori

di Chiara Merico 29 Aprile 2020 21:00

La pandemia di coronavirus ha innescato una prevedibile reazione di sell-off sui mercati finanziari, che ha avuto ovviamente un impatto anche sui comportamenti e sulla psicologia degli investitori, osserva Nick Kirrage, fund manager – equity value di Schroders, che elenca sei punti chiave da tenere presente per affrontare un contesto complesso come quello attuale.

CAPIRE COSA INNESCA LA VOLATILITÀ


Secondo l’esperto, “è come se il mondo sia stato messo in pausa. Per quanto tempo non si sa. Se i governi si sono attivati molto rapidamente ed è stata annunciata una grande quantità di misure di stimolo, dall’altra parte ci sarà anche un enorme e inevitabile calo nella domanda che impatterà notevolmente sull’economia”. Quello che gli investitori stanno cercando di capire è “quali saranno gli effetti di tale fenomeno e se saranno di breve o lungo termine: è proprio questo a destabilizzare i mercati”.

GESTIRE IL CICLO PSICOLOGICO DEGLI INVESTITORI


Per valutare l’ondata di emozioni che le persone affrontano quando gestiscono i loro investimenti, Kirrage utilizza quello che chiama il “ciclo psicologico”. Una delle caratteristiche di questa fase è che può essere attraversata a tratti da un po’ di sollievo e positività. Nella loro incertezza, le persone pensano a volte che tutto andrà bene. Sono proprio questi momenti a far insorgere i “mini-rally”. “Dalla nostra prospettiva, in fasi come queste i giorni di rally più sostenuti offrono l’opportunità di vendere per puntare a titoli più promettenti. Quelli più negativi invece, quando nessuno sembra voler comprare niente, potrebbero essere il momento migliore per comprare”, fa notare Kirrage.

LAVORARE SULLE EMOZIONI


Si dice spesso che quando si investe “bisogna mettere da parte le proprie emozioni”, ma secondo l’esperto di Schroders non è così: occorrerebbe invece utilizzare queste emozioni.” È meglio tenerle presenti nel riflettere sui propri bisogni, piuttosto che cercare di convincerci di essere completamente razionali. Al contrario, gli investitori tendono a essere irrazionali. Certamente non è d’aiuto, ma è ciò che crea gli ampi movimenti che vediamo sui mercati, facendo emergere di conseguenza una serie di opportunità”

RICORDARE LE MOTIVAZIONI DEGLI INVESTIMENTI


Nelle fasi rialziste si tende a concentrarsi solo sui lati positivi, mentre quando i tempi si fanno duri e i mercati crollano si guarda ai lati negativi. “Generalmente nessuna società ha caratteristiche positive al 100% e, se le ha, probabilmente viene scambiata a un livello che difficilmente permetterà di accrescere i propri investimenti in futuro. L’importante è guardare alla solvibilità dell’azienda in cui si investe e a quali sono i suoi obblighi, per capire che cosa si detiene davvero in portafoglio e cercare un bilanciamento in tal senso. Prima di vendere indiscriminatamente, occorre ricordarsi di quali sono state le caratteristiche che ci hanno attratto in origine verso un certo investimento”, suggerisce Kirrage.

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NON CERCARE IL MARKET TIMING


Nessuno può sapere con certezza se sui mercati ci saranno ulteriori cali oppure no. Come ricorda il gestore, “è raro riuscire a comprare esattamente ai minimi, ma ciò che si può fare con maggiore facilità è abbassare la media dei prezzi di acquisto nel tempo. Si tratta semplicemente di avere un piano. Essere coraggiosi ma giudiziosi. E gestire le proprie emozioni entrando nel mercato lentamente tramite investimenti regolari”.

GUARDARE AVANTI


Investire è come guidare una macchina, è il paragone di Kirrage. “Se cerchi di guidare guardando a 15 cm di distanza dal cofano della tua auto, ti risulterà praticamente impossibile. Tutto si materializzerà davanti ai tuoi occhi troppo velocemente. Ma se alzi la testa e guardi la strada davanti a te e nei tuoi specchietti retrovisori, le cose ti sembreranno molto più stabili. In questo modo puoi renderti conto di cosa sta succedendo. Puoi vedere tutto ciò che è davanti alla tua auto e valutare se si tratta di opportunità o minacce. Solo allora potrai decidere se fermarti o se cambiare direzione, qualunque cosa ritenga migliore”.
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