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Schroders: la sostenibilità è sempre un approccio vincente, anche in pandemia

Il comportamento virtuoso adottato da alcune aziende nel corso della crisi determina performance migliori per i loro titoli, oltre ad aumentare la fiducia dei consumatori, spiega Nicholette MacDonald-Brown di Schroders

di Chiara Merico 6 Maggio 2020 14:55

Investire in modo sostenibile è possibile solo durante le fasi rialziste? La crisi del Covid-19 rivela che la risposta è molto più articolata di quanto non si creda, spiega una nota a cura di Nicholette MacDonald-Brown, co-head of pan European Equity Research di Schroders. Per la casa di investimento le aziende che trattano i propri stakeholder in modo equo e corretto beneficeranno di migliori performance azionarie rispetto a quelle che non lo fanno.

METTERE ALLA PROVA LE TEORIE


“Prima della crisi da Covid-19, c’è stato un crescente dibattito su questo tema. Alcuni ritenevano che investire in modo sostenibile fosse un lusso da potersi permettere soltanto in fasi rialziste, e non un modo per ottenere rendimenti superiori al mercato nel corso di tutto il ciclo”, sottolinea MacDonald-Brown. “La recente fase di volatilità ci ha dato l’opportunità di mettere alla prova la nostra teoria sugli investimenti sostenibili durante un brusco crollo sui mercati e una ripresa altrettanto rapida. I risultati sono degni di nota”.

MIGLIORE PERFORMANCE


Per esempio, con riferimento all’azionario europeo, i titoli che si trovano nel quartile superiore per sostenibilità in base all’analisi dello strumento proprietario di ricerca Context “hanno visto un calo medio dei prezzi delle azioni del 29% nel periodo che va dal picco del 17 febbraio al crollo del 23 marzo. Al contrario, le azioni nell’ultimo quartile (quelle considerate meno sostenibili) in media hanno perso il 38% nello stesso periodo, mentre il benchmark è crollato del 35%. In seguito, nella fase di ripresa tra il 23 marzo e il 17 aprile, le azioni nel quartile superiore sono cresciute in media del 19%, rispetto al 17% dell’ultimo quartile e al 19% del benchmark”.

Come investire in una fase di crisi? Sei consigli comportamentali da Schroders


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GLI INVESTIMENTI SOSTENIBILI NON SONO UN BENE DI LUSSO


Anche se parliamo di tempistiche molto brevi, e tenendo sempre presente che le performance passate non sono mai garanzia di rendimenti futuri assicurati, “è interessante notare che durante la recente fase di turbolenza, nel momento di massima preoccupazione sui mercati riguardo alla pandemia di Covid-19, le azioni con un profilo migliore dal punto di vista della sostenibilità hanno avuto performance migliori a livello di prezzi”, osserva l’esperta. Se gli investimenti sostenibili sono stati percepiti a volte come un “bene di lusso” che gli investitori possono ignorare in fasi economiche più complesse, questi dati suggeriscono il contrario.

REAZIONI NEGATIVE PER LE AZIENDE POCO ATTENTE


La gravità della crisi da Covid-19 ha acceso i riflettori sulla risposta di governi, individui e aziende. In particolare, nota MacDonald-Brown, “l’attenzione dei media e dei consumatori si è focalizzata su come le aziende stanno trattando i propri stakeholder in questa fase di crisi”. Per esempio, “all’inizio della pandemia, quando le misure di lockdown erano meno chiare (almeno nel Regno Unito), le società che chiedevano ai dipendenti di lavorare senza protezioni, o in cui il distanziamento sociale era impossibile, hanno dovuto affrontare la reazione negativa della stampa e dell’opinione pubblica”.

L’ATTENZIONE VIENE PREMIATA


Un trattamento equo dei dipendenti implica anche flessibilità per coloro che non sono in grado di lavorare come in una fase di normalità. “Non tutti i lavori possono essere svolti da casa e in alcuni casi i dipendenti devono combinare al lavoro la gestione dei figli. Le società stanno offrendo supporto anche ai loro fornitori o rivenditori. L’estensione dei termini di pagamento per affitti, utility o beni ne è un esempio”. Inoltre, le società che hanno trasformato la loro linea di produzione per fabbricare disinfettanti per le mani, camici protettivi o ventilatori, invece di cosmetici, indumenti o automobili prodotti in fasi di normalità, hanno ricevuto riscontri positivi dalla stampa.

CHI SI COMPORTA CORRETTAMENTE È POSIZIONATO MEGLIO PER IL POST CRISI


Secondo l’esperta di Schroders, “tutti questi esempi indicano che molte aziende in Europa stanno prendendo sul serio le proprie responsabilità nei confronti degli stakeholder, e le loro risposte sono state notate”. Secondo uno studio sulla fiducia nei brand condotto a marzo da Edelman, il 65% delle persone afferma che le proprie decisioni di acquisto saranno influenzate dal comportamento delle aziende in questa pandemia. Il dato è ancora più alto in Cina, all’88%. Le aziende che trattano correttamente i propri stakeholder potrebbero essere meglio posizionate per affrontare il futuro post-crisi.
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