Contatti

Europa

Schroders vede una possibile riscossa di fine anno per l'azionario europeo

Secondo la storica casa d’investimento una serie di fattori ha distorto la performance del Vecchio Continente rispetto all’America. Ma la volatilità potrebbe offrire occasioni nel finale del 2018.

12 Ottobre 2018 07:50

Nei primi tre quarti dell’anno la performance dei mercati azionari europei è stata deludente e al di sotto delle aspettative, l’indice MSCI Europe in termini di total return è rimasto poco mosso da gennaio a diffenza del corrispondente indice USA. Il fatto è che il mercato europeo non si è apprezzato in linea con la crescita degli utili, che in corso d’anno sono state riviste al ribasso dal 10% circa al 5-6%. Ma questo da solo non spiega un mercato sottoperformante, che ha risentito forse di più di fattori politici come la guerra commerciale di Trump e la situazione politica in Italia e nei paesi emergenti che non dei fondamentali. Infatti in Europa la componente servizi dell’indice PMI continua ad essere solida, anche se i PMI manifatturieri sono leggermente più deboli, appesantiti dalla domanda dei mercati emergenti in un momento in cui il commercio internazionale sta assimilando i cambiamenti a livello di dazi.

GAP USA-EUROPA IN MIGLIORAMENTO


L’insieme di queste considerazioni induce Rory Bateman, Head of UK & European Equities di Schroders, ad argomentare che il sentiment sulle guerre dei dazi di Trump sia già stato sufficientemente prezzato, e che lo slancio dell’economia europea possa essere sufficiente a spingere gli utili e a “portare un apprezzamento del mercato verso la fine dell’anno”. Bateman osserva che la performance dei titoli ciclici e value europei ha iniziato a mostrare un miglioramento, riducendo una parte del gap tra USA ed Europa, e si aspetta “che questo trend prosegua”. L’aspettativa di probabile proseguimento della ripresa del mercato azionario in Europa si basa sull’estrema divergenza nella crescita degli EPS tra le aziende USA ed europee, spinta da buyback da 1.000 miliardi di dollari portato avanti dalle società oltreoceano.

Investimenti sostenibili, Italia al passo con Europa e resto del mondo


Investimenti sostenibili, Italia al passo con Europa e resto del mondo





UN ACCORDO SULLA BREXIT SAREBBE POSITIVO


Secondo l’esperto di Schroders una delle principali incertezze da qui a fine anno è l’esito ‘deal’ o ‘no deal’ della Brexit. Volendo fare un’ipotesi, Bateman si aspetterebbe che si arrivi a un accordo di qualche tipo, seguito da una reazione positiva del mercato britannico. E a questo punto anche il sentiment sui mercati europei verrebbe influenzato qualunque sia la decisione finale. Ma, avverte Bateman, si tratterà di un effetto relativamente a breve termine, dato che l’impatto economico per l’Eurozona nel complesso è minimo. Inoltre ritiene incoraggiante il recente movimento nei mercati che ha favorito i titoli value più ciclici rispetto ai più costosi titoli difensivi.

Lo storno di Wall Street: tutte le differenze con febbraio


Lo storno di Wall Street: tutte le differenze con febbraio





VOLATILITÀ DA GIOCARE CON OPPORTUNISMO


La conclusione, sintetizzata anche dal grafico qui sotto, è che la valutazione complessiva del mercato europeo rimane attraente, con il cyclically-adjusted price-to-earnings ratio (CAPE) circa il 20% sotto della media storica. “L’enorme divergenza di performance rispetto agli USA di recente ha iniziato a rientrare e ci aspettiamo che continui a ridursi” afferma Bateman. Ma avverte anche che i mercati rimangono suscettibili a periodi di volatilità, consigliando agli investitori di “essere opportunisti e approfittare di tale volatilità per acquistare asset le cui valutazioni finiscano per essere distorte”.

[caption id="attachment_131291" align="alignnone" width="500"]La valutazione attraente dell’Europa: cape ratio di diverse aree globali (Fonte: Thomson DataStream) La valutazione attraente dell’Europa: cape ratio di diverse aree globali (Fonte: Thomson DataStream)[/caption]
Share:
Trending