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Rinnovabili, Schroders vede occasioni brillanti su tutta la filiera del solare

Anche le altre rinnovabili offrono opportunità all’investitore che punta al lungo termine, salvo qualche vento avverso ma temporaneo per l’eolico. Guardare a tutto l’indotto, soprattutto allo stoccaggio

di Virgilio Chelli 25 Febbraio 2020 09:30

Il pianeta è incamminato sul sentiero della transizione energetica, vale a dire lo spostamento nella produzione di energia dalle fonti inquinanti come carbone e oil & gas alle rinnovabili. Una transizione che rappresenta anche una colossale opportunità di investimento, pari a 120.000 miliardi di dollari nei prossimi 30 anni. E non si parla solo di impianti di produzione di energia con il sole, il vento o altre fonti, ma anche di tutte le attività collegate, come la fornitura di equipaggiamenti, le turbine eoliche o i pannelli solari, gli operatori delle reti e i fornitori di equipaggiamento elettrico per la distribuzione e trasmissione e infine il grande tema dello stoccaggio, che rappresenta un bisogno enorme.

BATTUTA D’ARRESTO DEL SOLARE IN CINA NEL 2019 MA SOLO TEMPORANEA


In un’analisi titolata “L’outlook per il solare risplende”, Mark Lacey, Head of Commodities di Schroders, parte dalla Cina, dove a inizio del 2019 i titoli del solare erano partiti robusti sostenuti da speranze di forte domanda dal colosso asiatico, con richieste attese per circa 40 gigawatt (GW), poi non concretizzate per incertezza politica. La Cina ha confermato i sussidi solo a luglio 2019, con il rinvio di alcuni progetti, per cui la domanda effettiva probabilmente si è aggirata intorno ai 20 GW. Ma alcuni dei progetti rinviati dovrebbero attuarsi nel 2020.

BUONE PROSPETTIVE PER L’EOLICO ONSHORE ANCHE CON LA FINE DEI SUSSIDI IN CINA E USA


Ma l’outlook generale di lungo termine per il solare è brillante, Cina e altri Paesi incoraggiano la crescita dell’energia rinnovabile, con il solare che ora ha prezzi competitivi anche senza sussidi. Prospettive simili anche per l’eolico onshore: sempre in Cina sarà l’ultimo anno di sussidi e in USA l’ultimo dei crediti fiscali, quindi la grande casa londinese si aspetta che aumenti in modo sostanziale la capacità, anche se il mercato potrebbe diventare più debole nel 2021. Gli USA potrebbero però estendere di un anno il regime fiscale favorevole, il che aiuterebbe l’eolico anche nel 2021. Diversa la situazione per l’eolico offshore, dove i progetti sono più complicati e richiedono più tempo, per cui qualche debolezza è prevedibile.

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ANCHE PER L’EOLICO OFFSHORE POTREBBE ESSERCI UNA FORTE CRESCITA, MA A PARTIRE DAL 2025


Guardando più lontano però, grazie anche agli aumenti attesi a livello di capacità installata, le prospettive per l’offshore migliorano, con attese di un balzo significativo a partire dal 2025. Da tenere d’occhio secondo l’esperto di Schroders soprattutto i produttori di turbine eoliche, che in genere acquisiscono contratti pluriennali che comprendono anche il servizio e la manutenzione, e tendono per questo ad avere margini di profitto più elevati, fino al 25%, rappresentando una fonte affidabile di ricavi futuri.

IL PROBLEMA FONDAMENTALE DELLO STOCCAGGIO, MERCATO PER LE UTILITY MA ANCHE NEL RETAIL


L’energia prodotta da fonti rinnovabili ha il problema dello stoccaggio, a differenza dall’oil & gas. Il settore dello stoccaggio e delle batterie ha vissuto un 2019 altalenante, causa principalmente la domanda più debole delle attese dei veicoli elettrici in Cina e gli incendi in alcuni siti di stoccaggio in Corea del Sud, dovuti a problemi di installazione. Ma una volta risolti questi problemi, Schroders si aspetta che nel 2020 il mercato dello stoccaggio si impenni, anche perché le utility hanno bisogno di immagazzinare l’energia prodotta con le rinnovabili. E poi c’è il mercato dello stoccaggio residenziale, dove molti clienti stanno optando per avere non solo i pannelli solari, ma anche le batterie, che danno sicurezza in caso di interruzioni.

I SUSSIDI HANNO ANCHE BENEFICI DI LUNGO PERIODO PERCHÉ ACCOMPAGNANO IL MERCATO


Guardando nel complesso ai tre segmenti – solare, eolico e stoccaggio – Schroders osserva che i sussidi hanno provocato una distorsione della domanda nel 2019 che proseguirà quest’anno, perché incentivano l’adozione precoce delle nuove tecnologie, ma aggiunge che non possono durare per sempre. E poi i sussidi hanno anche benefici di lungo periodo perché accompagnano la transizione a un mercato dove possano prosperare le società più competitive e sostenibili.

UN TEMA DI INVESTIMENTO CHE CONTINUA A GUADAGNARE POPOLARITÀ


Per l’esperto di Schroders comunque i tre segmenti del solare, dell’eolico e dello stoccaggio sono quelli che presentano driver specifici in grado di far accelerare la crescita nel 2020. Secondo la grande casa, la transizione energetica nel suo insieme rappresenta un tema di investimento che continua a guadagnare popolarità, e si aspetta che gli sviluppi sul fronte politico, la competitività dei prezzi e la domanda dei consumatori offriranno supporto a una crescita di lungo termine di tutte le attività legate al tema.
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