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Obbligazioni, quattro trend cruciali per valutare la qualità delle aziende

Alcuni trend secolari, i cosiddetti temi, permettono di individuare le aziende vincenti e quelle perdenti e quindi di selezionare le obbligazioni degli emittenti giusti.

29 Marzo 2018 11:16
financialounge -  ambiente innovazione mercati obbligazionari Michael Scott obbligazioni Schroders settore tecnologico

In un mondo sempre più complesso dove le diverse dinamiche in gioco tendono a combinarsi tra loro determinando tendenze che non sempre si possono prevedere, l’analisi dei principali temi può costituire un importante punto di partenza anche nel mercato delle obbligazioni. “Analizzando questi trend, si ottiene una visione del mondo futuro, un contesto in cui è possibile valutare poi i singoli emittenti di obbligazioni per capire se il loro modello aziendale saprà affrontare le nuove sfide” puntualizza Michael Scott, gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU1514167722"]Schroder ISF Global Credit Income[/tooltip-fondi] di Schroders convinto del fatto che, sebbene da un punto di vista macroeconomico (approccio top down) i mercati obbligazionari sembrano offrire attualmente poco valore, da una prospettiva bottom up (rigorosa selezione dei singoli emittenti e titoli) sia ancora possibile intercettare interessanti opportunità tra le migliaia di società emittenti.

ANALIZZARE I TREND SECOLARI


“Un modo efficace per individuare queste opportunità è comprendere i trend secolari, o i cosiddetti ‘temi’, che influenzano la performance delle società: ciò può aiutare a individuare le aziende vincenti e perdenti in tutti i settori del credito” spiega Michael Scott che ha individuato quattro di questi temi: crescente domanda di dati online, demografia, tecnologia, impatto ambientale dei motori diesel.

LE COMPAGNIE INNOVATIVE


Cominciamo con il primo tema. Il volume dei dati sta crescendo in modo esponenziale sia per usi personali (online, lavoro e tempo libero) e sia per usi aziendali (identificazione dei clienti, servizi personalizzati, comunicazioni ecc.). Le compagnie in grado di sviluppare le infrastrutture necessarie a innovarsi per offrire i migliori prodotti saranno ben posizionate per prosperare, in quest’era digitale e viceversa per le aziende incapaci di rispondere ai cambiamenti della domanda da parte dei consumatori.

IL TREND DEMOGRAFICO


In secondo luogo, è indispensabile considerare quali modelli aziendali si stiano meglio adattando ai trend demografici (invecchiamento della popolazione mondiale, diversa consapevolezza delle generazioni più giovani su alcuni temi legati alla salute e all’ambiente, la differente distribuzione della ricchezza tra giovani e meno giovani) e quali società sono invece a rischio.

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L’INPUT DELLA TECNOLOGIA


“Per quanto riguarda invece la tecnologia, da un lato sta creando opportunità di ottimizzazione dell’efficienza, riducendo la dipendenza dalla capacità limitata del lavoro umano. Inoltre una crescente consapevolezza delle minacce per l’ambiente derivanti dall’inquinamento farà sì che alcuni cambiamenti tecnologici saranno imposti, come per esempio l’uso di energia pulita nel settore manifatturiero o dei trasporti” specifica Michael Scott che, osservando i naturali beneficiari di questo trend (costruttori di robot e fornitori di soluzioni di intelligenza artificiale) e i vincenti lungo tutta la catena del valore (attraverso i fornitori di materiali, i finanziatori e i dipendenti), ritiene possibile individuare emittenti obbligazionari che prevedano piani dettagliati per affrontare queste minacce, o che potrebbero addirittura beneficiarne fornendo, per esempio, soluzioni di sicurezza informatica.

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IMPATTI AMBIENTALI


Infine, ma non certo per importanza, c’è l’impatto ambientale dei motori diesel. Alla luce delle ultime ricerche i governi di tutto il mondo stanno predisponendo restrizioni crescenti con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento. “È importante adottare una visione rivolta al futuro, distinguendo le aziende del settore auto che hanno i budget necessari per rispettare i nuovi requisiti sulle emissioni da quelle che avranno più difficoltà. Allo stesso modo, andranno compresi a fondo gli sviluppi della tecnologia dei veicoli elettrici” conclude Michael Scott.
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