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Azioni, nel "value" non solo energia e banche: le opportunità da scoprire

Liam Nunn e Simon Adler, Fund Managers, Equity Value, di Schroders, spiegano che anche dopo un decennio difficile le opportunità sono molto variegate e che possono essere prezzate in modo inadeguato

di Virgilio Chelli 31 Luglio 2021 09:30
financialounge -  azioni decarbonizzazione giappone Morning News Scenari Schroders value

Gli investimenti in azioni ‘value’, spesso associati a banche o società petrolifere, sono reduci da un decennio difficile, ma con uno sguardo più attento si possono individuare possibili opportunità molto più variegate, che includono un insieme molto diverso di società. Un gran numero di queste ha storie idiosincratiche, le cui possibilità di successo sono indipendenti l’una dall’altra e da variabili di mercato più ampie, come l’inflazione. Le sfide che stanno affrontando settori come l’energetico sono noti, ma per gli investitori disposti ad avere uno sguardo più attento e un certo grado di pazienza, vi sono interessanti opportunità da scoprire.

IL VALORE NASCOSTO DEL GIAPPONE


Sono le conclusioni di Liam Nunn e Simon Adler, Fund Managers, Equity Value, di Schroders, secondo cui il ‘value investing’ riguarda in gran parte l’inversione dei valori medi e lo sfruttamento dei fattori comportamentali sui mercati, che portano i titoli ad essere prezzati in modo inadeguato. Molti bancari ed energetici sono scambiati su valutazioni basse, ma il set di opportunità è molto più vasto, secondo gli esperti di Schroders, che fanno il caso del valore ‘nascosto’ del Giappone, dove l’investitore deve cercare società con bilanci solidi, margine che consenta valutazioni di mean-revert e management che miri a migliorare i ritorni per gli azionisti.

GLI ESEMPI DI DENTSU, TOKAI RIKA E DENA


Un esempio citato da Schroders è Dentsu, grande agenzia pubblicitaria globale, che si sta adattando al nuovo mondo digitale e vanta proprietà a Tokyo con una valutazione di circa un terzo dell’intera capitalizzazione. Altri esempi sono Tokai Rika, specializzata nelle cinture di sicurezza e display elettronici per auto, e DeNA, operatore di servizi mobili e online, inclusi videogiochi ed e-commerce, che si concentra sul ritorno agli azionisti: ha riacquistato il 13% delle proprie azioni lo scorso anno ed è in procinto di riacquistarne un ulteriore 8%.

ALLA RISCOPERTA DEI FARMACEUTICI


Allargando lo sguardo, Schroders segnala poi i titoli di qualità trascurati con alcune caratteristiche chiave, come solide entrate e rendimenti interessanti, che possono però perdere popolarità e trasformarsi in opportunità ‘value’. Un esempio sono i farmaceutici, come Sanofi, GlaxoSmithKline e Bristol Myers-Squibb, che stanno tutti affrontando la scadenza dei brevetti, ma hanno replicato la formula di successo utilizzata da altri, investendo nelle linee di prodotti, rinnovando i team di gestione e assumendo scienziati di alto livello. Potrebbe volerci tempo, ma Schroders crede che potrebbero sviluppare nuovi farmaci di qualità.

SOCIETÀ CHE HANNO SUPERATO EVENTI AVVERSI


Poi ci sono poi società di qualità che hanno dovuto affrontare eventi avversi, come il produttore di birra Molson Coors. Soprattutto in Europa, la birra tende ad essere consumata in luoghi pubblici, i lockdown hanno inferto un duro colpo alla domanda, ma la fine delle restrizioni dovrebbe portare una ripresa. Un altro gruppo è rappresentato da società che hanno traversato un periodo difficile, ma hanno preso in mano la situazione, come la storica Royal Mail, il cui successo nel settore delle consegne è stato sicuramente una piacevole sorpresa, sin dall’inizio della pandemia.

VALORE SCONTATO DI BANCARI E ENERGETICI


Infine gli esperti di Schroders sottolineano che non va ignorato il valore “scontato”, come per bancari e energetici. I primi hanno perso fascino a partire dalla crisi finanziaria globale, ma oggi mostrano valutazioni attraenti, nonostante i bassi tassi di interesse, detengono livelli record di capitale, hanno passato un decennio a ridurre il rischio, e rappresentano parte della soluzione alla crisi attuale, a differenza di un decennio fa. E se i tassi di interesse dovessero risalire, sarebbe un enorme vantaggio.

ASPETTI POSITIVI DELLA DECARBONIZZAZIONE


Nel settore energetico, i petroliferi stanno affrontando la sfida strutturale della decarbonizzazione dell’economia, ma paradossalmente proprio questo li costringe ad agire in modo favorevole per gli azionisti. Le società energetiche stanno mostrando una certa attenzione nella gestione delle spese, concentrandosi sui costi e sul rendimento del capitale, e questa combinazione, insieme a un potenziale rialzo del petrolio, potrebbe essere molto attraente per gli investitori.
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