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Brad Kinkelaar

Una strategia core di lungo periodo

16 Ottobre 2013 17:00
financialounge -  Brad Kinkelaar dividendi Fondi obbligazionari mercati azionari orizzonte temporale strategia di investimento
Si chiama Pimco Dividend and Income Builder Strategy, ed è la nuova strategia incentrata sulle azioni globali che punta a fornire un rendimento attraente e la possibilità di un flusso di reddito crescente nel tempo e di una rivalutazione del capitale. La
strategia si avvale del reddito fisso come componente di supporto.

In parallelo, è stata introdotta anche la Pimco Dividend Strategy, concepita invece per rispecchiare in larga misura la composizione azionaria della Dividend and Income Builder Strategy per gli investitori interessati a soluzioni di reddito azionario senza la componente di reddito fisso.

Nella seguente intervista, il gestore e responsabile del dividend team di Pimco, Brad Kinkelaar, descrive il processo d’investimento della Dividend and Income Builder Strategy e le ragioni che hanno portato ad introdurre queste nuove strategie per i clienti.

Cos’è la Pimco Dividend and Income Builder Strategy?

"La strategia investe in azioni che pagano dividendi di società di tutto il mondo, puntando a fornire un rendimento superiore alla media oggi e la possibilità di un flusso di reddito crescente nel tempo, e ricercando altresì la rivalutazione del capitale. Riteniamo che la ricerca di opportunità a livello mondiale offra maggiori potenzialità per gli investitori focalizzati sui dividendi, poiché le società che distribuiscono dividendi interessanti sono spesso situate al di fuori degli Stati Uniti e possono incrementare la diversificazione rispetto a un portafoglio esclusivamente statunitense, che può essere costituito da un numero limitato di settori.

Tra gli strumenti a disposizione, la strategia può avvalersi anche di posizioni in reddito fisso e liquidità qualora siano ritenute più interessanti rispetto alle azioni globali, sebbene almeno il 50% della strategia debba essere focalizzato sulle azioni. I gestori Daniel J. Ivascyn and Alfred Murata gestiranno attivamente le posizioni nel reddito fisso, sfruttando la loro esperienza d’investimento internazionale, nonché le notevoli risorse di Pimco e i suoi quattro decenni di esperienza.

Abbiamo inoltre lanciato la Pimco Dividend Strategy, che al pari della Dividend and Income Builder Strategy mira a un rendimento corrente superiore alla media e a un incremento del capitale nel tempo, ma che è rivolta a investitori interessati a una strategia esclusivamente azionaria e non a una soluzione integrata che combini azioni e reddito fisso. Nella Dividend Strategy puntiamo a un’esposizione azionaria compresa tra il 75 e il 100%.

Entrambe le strategie sono gestite attivamente e, pur avendo dei benchmark, non sono vincolate ad essi. Consideriamo queste strategie flessibili soluzioni core interessanti per assumere un’esposizione alle azioni globali e, potenzialmente, per ottenere un reddito regolare e in aumento senza esporsi a rischi eccessivi. Intendiamo partecipare ai rialzi e attenuare al tempo stesso l’impatto dei ribassi".


Perché avete introdotto la Pimco Dividend and Income Builder Strategy adesso? Perché gli investitori dovrebbero interessarsi alle azioni che pagano dividendi?

"Pimco punta a fornire una gamma completa di soluzioni globali ai propri clienti. La generazione di reddito è un obiettivo comune per molti di essi, un’esigenza che aumenterà probabilmente con l’invecchiamento della popolazione e l’allungamento della vita post-lavorativa. Pertanto, consideriamo senz’altro la Pimco Dividend and
Income Builder Strategy una strategia core di lungo periodo e non una scelta d’investimento opportunistica. Puntiamo all’incremento del reddito nel tempo e alla rivalutazione del capitale, importanti caratteristiche nella maggior parte dei contesti di mercato.

Ciò detto, vi è senz’altro una maggiore considerazione delle soluzioni di reddito nell’attuale contesto di bassi rendimenti. Riteniamo probabile che i tassi d’interesse restino bassi ancora a lungo alla luce del protratto periodo di difficoltà nella crescita economica, quella che Pimco ha definito la nuova normalità. Molte imprese internazionali distribuiscono dividendi nettamente superiori al reddito offerto attualmente dai Treasury decennali (al 30 novembre 2011), e forniscono anche opportunità di incremento del reddito in quanto gli utili societari tendono a crescere nel tempo. Crediamo che un dividendo in aumento contribuisca a compensare l’effetto erosivo dell’inflazione e sia quindi essenziale per chiunque intenda integrare la pensione con il reddito del proprio portafoglio. In generale, sono molto rare le opzioni d’investimento in grado di controbilanciare efficacemente questo impatto".

Quali sono le performance storiche delle azioni che pagano dividendi?

"Il reddito da dividendi è stato una componente molto importante dei rendimenti azionari complessivi nella maggior parte degli orizzonti temporali, fornendo in media un rendimento totale del 54% dal gennaio 1930 al dicembre 2010, stando all’S&P and International Strategy & Investment (ISI). Ma quello che molte persone forse non sanno è che le azioni che pagano dividendi hanno storicamente sovraperformato il mercato azionario nel sul complesso nel lungo periodo (la nostra analisi dei rendimenti storici degli indici dei mercati azionari è basata sull’S&P 90 dal 1928 al 1957 e sull’S&P 500 dal 1957 al 2010 e utilizza i dati e la metodologia di Kenneth R. French e Robert Shiller).

Anche se può sembrare illogico ad alcuni, gli studi hanno mostrato che le società che distribuiscono una quota maggiore dei propri utili sotto forma di dividendi ai propri azionisti hanno tendenzialmente registrato incrementi più rapidi dei propri profitti rispetto alle imprese che hanno mantenuto una quantità maggiore di liquidità in bilancio.

Ciò avviene in quanto l’allocazione del capitale è un fattore importante. Le imprese che si sono impegnate a distribuire dividendi sono di norma costrette a gestire la propria liquidità in modo più giudizioso, compresa quella che investono in opportunità di espansione. Di conseguenza, riteniamo che tendano ad essere imprese migliori e ad avere un migliore potenziale di rendimento rispetto a società che non sottostanno a questa disciplina".
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