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Il calo dei consumi negli emergenti non preoccupa Pictet AM

Nel suo Monitor Mercati Emergenti la casa d’investimento sottolinea che la caduta delle vendite auto è stata limitata a Cina, Turchia e Argentina e vede spazi di recupero nel potere d’acquisto dell’area

25 Marzo 2019 14:10

La crescita delle vendite al dettaglio nei mercati emergenti ha rallentato dal 6% al 4% negli ultimi sei mesi, come indicato nel grafico sotto riportato sotto. La crescita delle vendite di automobili su base annua, una delle componenti principali delle vendite al dettaglio, è crollata del 5,4% a novembre 2018, il dato più basso degli ultimi dieci anni. Tuttavia, escludendo Cina, Turchia e Argentina, le vendite di auto nei mercati emergenti hanno registrato un impressionante +9,7% nello stesso periodo. Secondo Pictet si tratta di un dato che mostra l'incidenza di queste tre economie sul dato complessivo ma che non deve preoccupare.

[caption id="attachment_136147" align="alignnone" width="1003"]Il calo dei consumi negli emergenti non preoccupa Pictet AM Il calo dei consumi negli emergenti non preoccupa Pictet AM[/caption]

LA CINA RECUPERA, TURCHIA E ARGENTINA VITTIME DELL’INFLAZIONE


Nel suo Monitor Mercati Emergenti Pictet AM spiega i motivi per cui neanche il rallentamento di queste tre economie deve preoccupare eccessivamente. In primo luogo, Pictet cita il fatto che in Cina, il governo ha ridotto le tasse sui redditi delle famiglie e l'IVA dal 16 al 13% sui prodotti manifatturieri e dal 10 al 9% su alcuni servizi. Insieme allo stimolo monetario attuato, questo sostiene i consumi. Le vendite al dettaglio cinesi, auto esclusa, hanno iniziato a crescere nuovamente, balzando al 10,4% su base annua a gennaio. In Argentina e Turchia invece, Pictet spiega che il crollo di quasi il 50% delle vendite di auto è stato la conseguenza di un brusco aumento del costo del denaro, in quanto entrambi i Paesi hanno perso il controllo dell'inflazione. Ma si tratta di eventi sostanzialmente isolati e che non rappresentano un rischio per l'universo emergente nel suo complesso.

LA CONTRAZIONE DEI REDDITI IN FASE DI INVERSIONE


Infatti, prosegue l’analisi di Pictet, la crescita delle vendite di automobili si è già ripresa in tutta l’area emergente, con una crescita al di fuori di queste tre economie all'11% a dicembre 2018. A parte questi tre Paesi, si chiede Pictet, dove sta andando la domanda interna dei mercati emergenti? Il Monitor della casa d’investimento spiega che i consumi delle famiglie sono strettamente legati al mercato del lavoro, che mostra segnali complessivamente positivi per i mercati emergenti. Il tasso di disoccupazione nei mercati emergenti rimane basso e l'unica preoccupazione è la crescita stentata dei redditi reali, che ha rallentato dal 6,8% al 3,3% tra giugno 2012 e novembre 2018. Alta inflazione e svalutazioni hanno determinato la contrazione dei redditi. Ma il trend è in fase di inversione, suggerendo che si è trattata di una scossa momentanea e che gli stipendi reali riprenderanno ad aumentare, a vantaggio della spesa delle famiglie.

Valute dei mercati emergenti: è il momento del rimbalzo?


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BOTTOM LINE


Pictet resta fiduciosa sulla resilienza delle economie dei mercati emergenti, malgrado l'andamento incerto delle vendite al dettaglio, trainato dalle vendite di auto e ampiamente limitato a tre Paesi. Argentina e Turchia non rappresentano un rischio sistemico per i mercati emergenti e la casa d’investimento non prevede un "hard landing" in Cina, soprattutto se i negoziati commerciali con gli Stati Uniti dovessero raggiungere un esito positivo, Pictet ritiene che il miglioramento nei consumi delle famiglie dei mercati emergenti osservato da dicembre 2018 sia destinato a proseguire.
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