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Il Brasile guida la riscossa delle obbligazioni emergenti

Il cambio favorevole sul dollaro, unito alle politiche di stimolo dei governi, sposta l’interesse sulle potenzialità delle obbligazioni emergenti in valuta locale, spiegano gli esperti di Pictet AM

di Antonio Cardarelli 26 Aprile 2019 16:07
financialounge -  debito emergente obbligazioni Pictet

Potrebbe essere un 2019 molto interessante per le obbligazioni dei paesi emergenti in valuta locale. Diversi fattori, infatti, fanno pensare a un anno completamente diverso rispetto al 2018 – piuttosto complicato per questa classe di attivi – seppur in presenza di alcune situazioni locali particolari come nei casi di Argentina e Turchia.

PERFORMANCE MIGLIORI


Secondo l’analisi di Mary-Therese Barton, Head of Emerging Market Debt di Pictet AM, sono due gli elementi che sostengono questo ottimismo. Il primo è riconducibile alle performance migliori dei paesi emergenti rispetto a quelli sviluppati in termini di crescita economica, il secondo è invece ascrivibile alle politiche di stimolo che la maggior parte dei governi del mondo sta attuando.

IL FATTORE VALUTARIO


Se si escludono Argentina e Turchia, “due paesi che hanno sofferto ferite economiche autoinflitte”, secondo Barton, le economie emergenti hanno fatto meglio rispetto a quelle dei paesi avanzati. Ciò ha portato a un apprezzamento delle valute emergenti di circa l’1,7% annuo rispetto al dollaro con una crescita ancor più accentuata per i paesi di grandi dimensioni come Cina, India, Corea, Russia e Brasile.

LE SCELTE DELLA FED…


Inoltre, spiega l’esperta di Pictet AM, la svolta accomodante della Federal Reserve – che oltre a fermare i rialzi dei tassi ha anche stoppato la riduzione del bilancio – potrebbe favorire ancora di più le valute emergenti e quindi, in ultima battuta, le obbligazioni sovrane in valuta locale “in quanto una porzione importante del rendimento di questi titoli di debito tende a essere trainata dai movimenti di cambio”.

…E DELLE ALTRE BANCHE CENTRALI


Tuttavia, fa notare l’esperta di Pictet AM, la svolta dovish non è arrivata solo dalla Fed, ma ha interessato anche la Bce e soprattutto la banca centrale cinese. Quest’ultima ha ridotto di cinque volte il coefficiente di riserva obbligatoria delle banche, un’iniziativa che accompagna la scelta del governo cinese di aumentare gli investimenti in infrastrutture.

Azioni: prospettive poco invitanti


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MENO VOLATILITA’


“In termini generali – spiega Barton – le obbligazioni dei mercati emergenti dovrebbero essere sostenute da condizioni locali migliori. Politiche macroeconomiche prudenti e, soprattutto, la relativa aggressività delle banche centrali dei mercati emergenti suggeriscono che le economie dovrebbero essere meno volatili rispetto al passato”.

FOCUS SULL’AMERICA LATINA


Secondo gli analisti di Pictet AM, con l’attenuarsi delle tensioni commerciali esiste “un notevole potenziale di rimbalzo nell’universo emergente”. L’America Latina è tra le aree ritenute più interessanti, con particolare attenzione per il Brasile “la cui agenda delle riforme varata dal governo ha contribuito a riportare l’attenzione sui fondamentali positivi del paese”.
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