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Dal contagio alla ripresa, ecco l'asset allocation giusta secondo Neuberger Berman

Un contesto così difficile richiede un processo di scelte di portafoglio articolato in tre fasi nei prossimi 12 mesi, con gestione e diversificazione del rischio prima di passare ad attivi più rischiosi

di Leo Campagna 17 Aprile 2020 07:45
financialounge -  asset allocation coronavirus Morning News Neuberger Berman

Confrontando la situazione di oggi con quella di tre mesi fa e quella che gli investitori auspicano e prevedono tra sei mesi, emergono differenze abissali che rendono estremamente complesse le riflessioni sull’asset allocation di portafoglio. Secondo il Comitato di Asset Allocation (AAC) di Neuberger Berman, che si riunisce ogni trimestre per decidere sulle singole asset class in portafoglio, la rapida diffusione del contagio da coronavirus sta creando un insieme di opportunità più ricco, articolato e nuovo. Tuttavia, è probabile che la volatilità aumenti nelle prossime settimane e, forse, si registri un ulteriore ribasso nei mercati azionari e obbligazionari.

ASSET ALLOCATION ARTICOLATA IN TRE FASI


Gli esperti di Neuberger Berman ritengono che un contesto così difficile richieda un processo di asset allocation articolato in due o tre fasi nei prossimi 12 mesi. “Nel brevissimo termine, in parallelo all’evoluzione del contagio, il focus sarà sulla gestione e diversificazione del rischio. Poi, probabilmente da giugno, non appena il mercato si sarà ripreso e stabilizzato, potrebbe essere opportuno investire in attivi più rischiosi privilegiando, però, qualità e rendimento. La terza fase potrebbe prendere corpo verso fine anno e all’inizio del 2021, e verterà a rinforzare l’esposizione al rischio a mano a mano che si disporrà di cure o di un vaccino”, spiegano i professionisti di Neuberger Berman.

LE OBBLIGAZIONI INVESTMENT GRADE MEGLIO DELL’S&P 500


Gli stessi esperti sono convinti che, nei prossimi 12 mesi, i rendimenti derivanti da obbligazioni corporate investment grade possano competere con quelli delle emissioni high yield e delle azioni per la prima volta dopo molto tempo. Dagli attuali livelli, la combinazione delle cedole e della compressione degli spread (extra rendimenti rispetto ai titoli di stato) in area 120-150 punti base (tra 1,20% e 1,50%) riuscirebbe a generare in 12 mesi un rendimento totale a doppia cifra. Un ritorno che, calcolato su una base corretta per il rischio, potrebbe risultare superiore a quello dell’indice S&P 500 nello stesso periodo.

SOVRAPPESO SULLE LARGE CAP USA RISPETTO ALLA SMALL CAP


A proposito di azioni, l’AAC ha optato per un sovrappeso per le large cap USA e un peso neutrale sia sui mercati extra-USA che sulle small cap: queste ultime potrebbero riprendersi con slancio non appena la ripresa si sarà consolidata, ma restano un investimento relativamente rischioso tenuto conto del loro livello di indebitamento generalmente elevato e della loro vulnerabilità rispetto a uno shock prolungato della domanda.

MERCATI EMERGENTI, OPPORTUNITÀ SELETTIVE


Gli esperti di Neuberger Berman hanno evidenziano un giudizio neutrale anche sulle azioni e sul debito emergente. In primis perché le valutazioni scoraggiano l’adozione di una view sottopesata. Inoltre a fronte di diversi Paesi in via di sviluppo che appaiono esposti a una crisi dei sistemi sanitari, a un indebolimento del mercato delle materie prime, a interruzioni delle catene di approvvigionamento, e al rafforzamento del dollaro statunitense, molti altri stati potrebbero costituire interessanti opportunità specifiche.

“L’investitore a lungo termine può trovare valore anche nei bond high yield”


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INVESTIMENTI ALTERNATIVI, MATERIE PRIME E PRIVATE ASSET


Infine, se anche per gli investimenti alternativi e per le materie prime la view del Comitato è neutrale, le considerazioni sui private asset sono più complesse. Il private equity, in particolare, prima della crisi evidenziava una significativa quota di capitale non impegnato mentre le operazioni di maggiori dimensioni sono state effettuate con covenant finanziari limitati o assenti. I migliori general partner e le società nei loro portafogli avranno pertanto le risorse e il tempo necessario per uscire dalla recessione economica. “È probabile che gli investitori debbano ridimensionare le aspettative di rendimento a breve termine, ma riteniamo che gli investimenti privati di elevata qualità continueranno a essere validi. In parallelo si stanno delineando molteplici opportunità nelle strategie distressed: per queste ragioni il Comitato ha deciso solo di ridimensionare la sua view su questa asset class solo a neutrale”, concludono i professionisti di Neuberger Berman.
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