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Valutazioni di Borsa: come interpretarle per agire di conseguenza

Secondo l’analisi di Dorval AM, che ha assunto un atteggiamento prudente sulle small cap, in questa fase è preferibile ridurre l’esposizione ai titoli ciclici

di Redazione 22 Maggio 2019 15:36

Il recente calo delle Borse mondiali è più che comprensibile dopo l’inattesa recrudescenza della disputa commerciale tra Washington e Pechino. A seguito dell’aumento a sorpresa del presidente americano Trump sui dazi doganali dal 10% al 25% sulle merci importate dalla Cina per un controvalore di 200 miliardi di dollari – e con la minaccia di estenderli a tutto l’import proveniente da Pechino – le autorità del colosso asiatico stanno mettendo a punto le ritorsioni. Provvedimenti che, nel loro insieme, rappresentano una minaccia immediata per Wall Street e, nel medio termine, per l’economia mondiale.

VALUTAZIONI DI BORSA EQUE


Alla luce di quanto sta accadendo e della brusca inversione delle Borse mondiali, gli investitori si interrogano sulle valutazioni azionarie. François-Xavier Chauchat, Chief Economist di Dorval Asset Management (affiliata di Natixis Investment Managers), nel suo Macro Corner di Dorval di maggio 2019, sposa la tesi secondo la quale “le borse mondiali presentano valutazioni eque”.

COSA DICE WARREN BUFFETT….


Da un lato l’economista ricorda chi, come l’autorevole Warren Buffett, reputa le valutazioni ancora molto interessanti sulla base dei tassi di interesse a lungo termine posizionati ai minimi storici. Ma d’altro canto Chauchat specifica anche che, a fronte di una tendenza al ribasso dei rendimenti obbligazionari ormai strutturale – visto che dura da oltre 20 anni – non ci sia stata alcuna tendenza al rialzo dei multipli di Borsa.

….E COSA ESPRIME IL P/E DI SHILLER


Anzi, utilizzando il rapporto prezzo/utili corretto per il ciclo (il cosiddetto p/e di Shiller) dell’S&P 500 ci si ritrova oggi su valutazioni estreme che, tuttavia, risulterebbero notevolmente ridimensionate se depurate della componente azionaria statunitense: come dire che, al di fuori degli Stati Uniti, il p/e di Shiller risulta ancora nella media senza segnalare una generale sopravvalutazione delle Borse mondiali.

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MENO TITOLI CICLICI E CAUTELA SULLE SMALL CAP


Ma quali sono le scelte di portafoglio adottate dall’economista per fronteggiare al meglio il nuovo contesto di mercato caratterizzato da una crescita economica resiliente, ma che stenta a ripartire, e da un’accelerazione dei rischi commerciali e politici? “Abbiamo ridotto la componente azionaria, agendo soprattutto sui titoli ciclici. Inoltre, dal momento che riteniamo non transitorie le incertezze sul commercio globale, assumiamo un atteggiamento molto prudente sulle small cap destinate a soffrire in assenza di un ritorno dei flussi di investimento” spiega François-Xavier Chauchat. Il riferimento è al fatto che le Borse mondiali sono passate rapidamente dall’ipercomprato all’ipervenduto con una volatilità che tende a non favorire il ritorno dei flussi di investimento sul mercato a discapito soprattutto dei titoli a media e piccola capitalizzazione.

PRONTI AD INTERVENTI ANCHE STRUTTURALI


L’economista si dice tuttavia pronto ad intervenire nelle scelte di portafoglio, anche in modo strutturale, in funzione delle notizie sul commercio e sull’economia o anche nel momento in cui l’azionario statunitense scendesse tanto da suscitare una reazione della Federal Reserve o del governo.
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